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NIVÀ: UNA STORIA DI FAMIGLIA, UN’ECCELLENZA DEL GELATO ARTIGIANALE

Nuova apertura Piazza Vittorio Veneto 8, Torino   Ci sono storie che nascono dall’amore per la genuinità e la tradizione, come quella di Nivà, una realtà familiare iniziata quasi quarant’anni fa sotto una buona stella – quella Michelin – con il ristorante “Bontan”, aperto da Diana De Benedetti e Silvio Rivolta sulla collina torinese nel 1988. Da allora, l’amore per le materie prime di qualità è la base di un progetto che oggi unisce due generazioni e otto gelaterie tra Torino, la città dove tutto è iniziato, Cannes, Porto e Lisbona. In questi giorni Nivà ha spostato la sua storica gelateria di Piazza Vittorio Veneto dall’altro lato della piazza, al nr. 8.  Il nuovo locale, più grande, incarna perfettamente lo spirito di Nivà e, in uno dei luoghi più figurativi e amati della città, unisce la solidità della tradizione sabauda con la creatività delle nuove generazioni, offrendo ogni giorno prodotti che raccontano una storia autentica fatta di famiglia, passione e qualità.  Oggi il progetto Nivà è seguito da Diana e dai suoi figli, Dalia e Daniel, ognuno con il suo ruolo e tutti accomunati da un’unica grande passione, quella per il cibo. Grazie ai suoi viaggi, Dalia – ex concorrente di MasterChef, oggi foodteller e appassionata viaggiatrice – porta da Nivà nuovi concept e ispirazioni di gusto e rappresenta una fonte inesauribile di creatività e ricerca. Le sue storie di gusto prendono vita anche su Instagram: @daliarivolta. Daniel, molto spesso dietro il bancone, è l’anima creativa della famiglia e a lui è affidata anche la comunicazione del gruppo. A loro da molti anni si è unito Roberto, ex farmacista che, con grande sapienza mescola ingredienti e studia le ricette trasformando le idee di famiglia in gelati apprezzatissimi anche all’estero.   LA NUOVA GELATERIA NIVÀ IN PIAZZA VITTORIO VENETO: UN DIALOGO TRA STORIA E INNOVAZIONE Il nuovo locale incarna perfettamente l’anima del marchio: coniugare la tradizione con lo spirito contemporaneo. Le volte storiche dialogano con luci dal design organico e materiali moderni, senza contrasti netti. Elementi tecnologici e decorativi si integrano naturalmente, creando un ambiente immersivo. Il risultato è un luogo che supera la distinzione tra conservazione e innovazione, offrendo un'esperienza sensoriale unica. LE NOVITA’ PER L’ESTATE 2025 L’apertura della nuova gelateria porta con sé tre importanti novità che segnano un ulteriore passo avanti nella visione di Nivà: LA “CREMA REALE 1825". Un tributo alla Torino sabauda e, in particolare, a Piazza Vittorio Veneto, cuore elegante della città. La piazza – una   delle più grandi d’Europa tra quelle interamente porticate – iniziò a prendere questa forma nei primi decenni dell’Ottocento e vide completarsi la sua ristrutturazione proprio nel 1825. Il progetto urbanistico fu affidato all’architetto Giuseppe Frizzi, esponente del neoclassicismo torinese, che ideò uno spazio monumentale aperto verso il fiume Po, collegando armoniosamente la città storica con i nuovi quartieri in espansione. All’epoca, la piazza fu intitolata a Vittorio Emanuele I di Savoia e concepita come simbolo della rinnovata identità sabauda: ampie proporzioni, simmetria rigorosa, portici continui, facciate eleganti e un perfetto asse prospettico che culmina nella vista sulla chiesa della Gran Madre di Dio, costruita nello stesso periodo per celebrare il ritorno del re dall’esilio. Il gusto "Crema Reale 1825”, nato dopo un attento studio dei documenti dell’epoca, vuole rievocare quell’atmosfera regale attraverso una combinazione di sapori intensi e raffinati. Gli ingredienti scelti sono quelli più amati dai torinesi dell’Ottocento: lo zabaione, dolce tradizionale a base di uova e Marsala, la nocciola – eccellenza piemontese per antonomasia – e il cacao, all’epoca considerato un ingrediente prezioso e ricercato. Il risultato è un gusto sontuoso, cremoso, dalla struttura ricca e dal profumo avvolgente, che accompagna idealmente il visitatore in una passeggiata tra le arcate storiche di Piazza Vittorio Veneto. I NIVOTTI: IL GIANDUIOTTO SI FA GELATO. Tra le specialità più golose firmate Nivà spiccano i Nivotti, originali gianduiotti gelato preparati a mano, veri e propri gioielli di gusto. Realizzati nei tradizionali stampini da gianduiotto, racchiudono un cuore cremoso di gelato artigianale, avvolto da un sottile strato di cioccolato fondente. Un omaggio alla tradizione piemontese, reinterpretata con eleganza e creatività: i Nivotti uniscono la bontà del gelato fresco alla croccantezza del cioccolato, in un formato pratico, irresistibile e 100% artigianale. Perfetti come dessert, regalo o coccola da passeggio, sono un simbolo della dolce innovazione Nivà. LANCIO DEI GUSTI SUGAR-FREE. Nivà è tra le prime gelaterie in Italia a proporre una vera linea di gusti artigianali completamente senza zucchero, pensata per chi cerca leggerezza senza rinunciare al piacere. Il segreto? L’utilizzo di un suo sostituto naturale, di origine vegetale, a calorie zero, che – grazie all’attento bilanciamento curato da Roberto – permette di mantenere gusto pieno e consistenza cremosa. Una sfida tecnica e sensoriale vinta con successo, che amplia l’offerta Nivà con ricette innovative e adatte a tutti, anche a chi segue regimi alimentari controllati o semplicemente vuole sentirsi più leggero. IL GUSTO “MATCHA”, tra oriente e Piemonte. Nato da un viaggio in Asia di Dalia, Dalia si appassiona al the Matcha che porta nel gelato Nivà : una nuova sfumatura di sapore fresca, naturale, esotica. “Assaggeremo presto anche un gusto al sesamo nero, ingrediente ormai entrato da tempo nelle nostre cucine. Il sapore deciso di questa crema si identifica nelle sfumature calde del suo colore”. Dalia racconta questa e molte altre storie di gusto sul suo profilo Instagram @daliarivolta.   https://www.nivagelato.com/

“MI RICORDO QUEL 25 APRILE…”, I TESTIMONI DELLA LIBERAZIONE SI RACCONTANO IN UN VIDEO ALLE NUOVE GENERAZIONI

I testimoni diretti della fine della Seconda guerra mondiale e della caduta del regime fascista si raccontano alle nuove generazioni grazie all’iniziativa 'Mi ricordo quel 25 aprile...', promossa da Città di Torino, Città metropolitana di Torino e Museo Diffuso della Resistenza, con il sostegno di Fondazione CRT. Studentesse e studenti di due scuole secondarie hanno raccolto queste preziose testimonianze in un progetto audiovisivo, che sarà proiettato venerdì 11 aprile alle ore 18 al Polo del '900, nell’ambito del vasto programma di iniziative per le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Per l'assessora alla Cultura e l‘assessora alle Politiche educative della Città di Torino questo progetto rappresenta un ponte tra generazioni, che offre alle ragazze e ai ragazzi delle scuole coinvolte l’opportunità di svolgere un ruolo attivo nella raccolta e nella trasmissione della memoria. Il linguaggio audiovisivo, con la sua straordinaria capacità di restituire voci, volti ed emozioni, crea un legame empatico immediato tra i testimoni e il pubblico, permettendo di vivere con maggiore intensità quei racconti. Questo prezioso lavoro contribuisce a preservare e tramandare il coraggio e il sacrificio di chi ha lottato per la libertà, affinché non vengano mai dimenticati. Per il presidente del Museo Diffuso della Resistenza Daniele Jalla la memoria è una catena in cui ogni anello rappresenta una generazione. Se alcuni anelli mancano, si spezza per sempre. Conservare il ricordo non è un dovere, ma un’opportunità, una scelta consapevole di trarre dal passato insegnamenti utili per il presente e il futuro. Questo progetto ha permesso di mettere a confronto due generazioni attraverso le domande di oggi e le memorie di un ieri lontano ottant’anni, ma ancora incredibilmente attuale rispetto alle grandi sfide del nostro tempo. La realizzazione del progetto è stata affidata, in virtù della sua ultraventennale attività didattica svolta con le scuole, a Sottodiciotto Film Festival & Campus, che ha individuato le ragazze e i ragazzi a cui dare l’incarico di condurre le interviste e di fornire supporto alle riprese. Le riprese sono state precedute da due momenti di formazione, predisposti rispettivamente dal Museo Diffuso della Resistenza e da Sottodiciotto Film Festival: uno rivolto agli intervistatori sulle tecniche di raccolta delle testimonianze orali, l’altro al lavoro cinematografico con la troupe. Sono seguite poi quattro giornate di riprese su set allestiti negli spazi del Polo del ‘900 e della mostra “Combattere. Verso la Liberazione”, ospitata al Museo Diffuso della Resistenza. Il risultato finale - un mediometraggio di 40 minuti dal titolo “Ragazzi e ragazze: le domande di oggi, le memorie di ieri”, con il montaggio di Enrico Giovannone e le musiche originali di Paolo Dellapiana - ripercorre, attraverso le parole dei testimoni, gli anni della guerra dal 1940 al giorno della Liberazione. Pur nella diversità dei racconti e delle esperienze personali, tre temi si rincorrono nel film, ricordi indelebili che hanno segnato per sempre l’adolescenza dei ragazzini di allora: la fame e la carenza di ogni bene di prima necessità, gli attacchi aerei, vissuti con paura ma anche con incosciente curiosità infantile, e gli epiloghi sempre più sanguinosi degli scontri tra partigiani, fascisti e forze di occupazione, destinati, per molti di loro, a rappresentare il primo incontro con la morte. I ragazzi hanno dimostrato capacità e maturità straordinarie, hanno raccontato il direttore di Sottodiciotto Film Festival & Campus Enrico Verra e il regista Andrea Parena, che hanno curato le riprese con l’aiuto di un gruppo di studenti e studentesse dell’indirizzo audiovisivo dell’I.I.S. “Albe Steiner”. Il lavoro di Sottodiciotto sul set si è limitato il più possibile a un ruolo di accompagnamento, senza mai intervenire sulle domande e sui contenuti scelti dai giovani intervistatori, in modo da preservare la freschezza e la spontaneità del loro approccio con gli intervistati. Anche sotto il profilo tecnico, la particolarità dell’interazione tra due generazioni tanto distanti tra loro è sottolineata dal frequente utilizzo di inquadrature - non usuali nei documentari - che comprendono sia intervistatori che intervistati. I nove intervistati – Alba Bagnasco, Giorgio Bianchi, Carmela D’Arcano, Alina Guglielmino, Aristea Maggioni, Andreina Morino, Piero Padovani, Massimo Salvadori, Umberto Sartori – sono stati individuati dal Museo Diffuso della Resistenza in collaborazione con l’ANPI di Torino anche tra coloro che avevano aderito all’appello per la costruzione della “banca della memoria” lanciato attraverso l’iniziativa “Mi ricordo quel 25 aprile…”.  Le interviste sono state realizzate da Arianna Acuto, Emma Caselli, Amira Hamid, Ludovica Pezzella, Edoardo Grillo, Sara Binello e Chiara Robino, provenienti dalla scuola secondaria di I grado “Italo Calvino” (I.C.S. “Niccolò Tommaseo”), dall’I.I.S. “Albe Steiner” e dal Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Torino. La proiezione di “Ragazzi e ragazze: le domande di oggi, le memorie di ieri”, venerdì 11 aprile alle ore 18 al Polo del '900, è un evento gratuito, con accesso libero fino al raggiungimento della capienza massima.

EINSTEIN, SCIENZIATO DEL SECOLO. A GIOVEDÌSCIENZA LA LECTIO MAGISTRALIS DI PIERGIORGIO ODIFREDDI

Un viaggio nella mente di Albert Einstein, il più grande scienziato del Novecento, guidato da una delle voci più autorevoli della divulgazione italiana. Giovedì 24 aprile alle ore 17.30, la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino ospita Piergiorgio Odifreddi con la lectio magistralis Einstein, scienziato del secolo.   L’evento, dedicato agli insegnanti ma aperto a tutti, è organizzato dalla Fondazione TRG nell’ambito della 39ª edizione di GiovedìScienza. L’appuntamento fa parte di CONVIVIO – Esperienze di crescita e conoscenza, il ciclo di incontri dedicato all’approfondimento di tematiche ispirate agli spettacoli della stagione della Casa del Teatro, in un’atmosfera rilassata e informale. Il progetto nasce con l’intento di offrire momenti di riflessione culturale sul passato, il presente e il futuro, rendendo la Casa del Teatro un luogo di pensiero e dialogo. Un’iniziativa pensata per esplorare grandi temi, nella convinzione che il linguaggio teatrale sia uno strumento prezioso per la crescita di tutti. Ogni appuntamento di CONVIVIO è composto da tre momenti distinti:  - una lectio magistralis - a ingresso gratuito - a cura di un/una ospite speciale;  - un momento conviviale in cui, gustando un ottimo aperitivo, si potrà conoscere più da vicino l’ospite;  - lo spettacolo teatrale in linea con i temi affrontati dalla lectio.    Durante la lectio magistralis, Piergiorgio Odifreddi – matematico, logico e saggista, noto per la sua capacità di rendere la scienza una narrazione affascinante – condurrà i presenti tra le teorie e le intuizioni che hanno rivoluzionato la nostra visione dell’universo, dalle prime idee sul modello statico del cosmo fino alle più recenti scoperte premiate con il Nobel. A seguire sono in programma l’aperitivo conviviale aperto a tutti i partecipanti e l’anteprima dello spettacolo teatrale Albert eD io, ispirato alla figura di Einstein, coprodotto da Fondazione TRG/ Compagnia del Sole/ Fondazione Sipario Toscana Onlus, di Francesco Niccolini, con Flavio Albanese. Un viaggio emozionante e poetico che invita il pubblico a esplorare le profondità della scienza e della filosofia, a interrogarsi sul senso della conoscenza e a meravigliarsi di fronte all'ignoto.   L’ingresso alla lectio magistralis delle 17.30 è gratuito con prenotazione obbligatoria; il biglietto per aperitivo e spettacolo ha un costo di 15 euro. Per informazioni e prenotazioni: www.casateatroragazzi.it – biglietteria@casateatroragazzi.it – tel. 389/2064590.   Da diversi anni la Fondazione TRG, attraverso progetti legati al teatro e soprattutto a una ricca e variegata programmazione con spettacoli pensati per le famiglie, per i giovani e per le scuole, propone temi utili alla crescita delle nuove generazioni nella realtà contemporanea, dalla guerra all’etica, dalla giustizia alle nuove tecnologie, per coinvolgerle nel dibattito attuale e fornire loro strumenti utili per poter leggere e interpretare la realtà del presente.   GiovedìScienza, è lo storico ciclo di appuntamenti con la divulgazione scientifica realizzato dall’associazione torinese CentroScienza Onlus che da quasi quaranta edizioni svolge un ruolo cruciale nel trasmettere in modo efficace la complessità della scienza al grande pubblico. Ultimo appuntamento della 39esima edizione l’incontro dedicato agli insegnanti per poi ritrovarsi in autunno con la 40esima edizione.   www.casateatroragazzi.it - www.giovediscienza.it    

FILARMONICA TRT PRESENTA MITI, UN VIAGGIO MUSICALE ATTRAVERSO LE ATMOSFERE DEL NORD EUROPA

Lunedì 14 aprile alle ore 20 Filarmonica TRT torna al Teatro Regio con MITI, concerto diretto dal maestro Hannu Lintu. Direttore d’orchestra finlandese di fama internazionale, Hannu Lintu vanta collaborazioni con le più prestigiose orchestre del mondo, tra cui i Berliner Philharmoniker e la Boston Symphony Orchestra. Attualmente alla guida della Gulbenkian Orchestra di Lisbona e della Finnish National Opera, Lintu si distingue per la sua profondità interpretativa e la sua capacità di dar vita a esecuzioni vibranti e ricche di dettagli. Il concerto del 14 aprile vedrà inoltre la presenza al pianoforte di Saskia Giorgini, pianista torinese di fama internazionale e vincitrice di prestigiosi riconoscimenti, tra cui il primo premio nel 2016 al Mozart Competition di Salisburgo e il Premio Speciale Chopin al concorso Busoni nel 2015.   Una serata di grande musica, un viaggio tra le atmosfere suggestive del Nord Europa con un programma che intreccia la potenza evocativa della natura e della mitologia con la sensibilità espressiva dei suoi interpreti. Il concerto si apre con "Helios, Ouverture per orchestra, op. 17" di Carl Nielsen, composta durante un viaggio ad Atene nel 1903 e figlia della suggestione del compositore danese per la cultura e mitologia greca classica. Protagonista al pianoforte Saskia Giorgini che si esibirà nel celebre "Concerto in la minore per pianoforte e orchestra, op. 16" di Edvard Grieg, uno dei concerti più amati nello sconfinato repertorio per pianoforte e orchestra. Un‘opera piena di emozioni, atmosfera e cantabilità, ricca di richiami alla musica popolare norvegese, di cui Grieg fu il più grande promotore nel panorama musicale mondiale. Conclude la serata la maestosa “Lemminkäinen Suite, op. 22” del compositore finlandese Jean Sibelius. La suite in quattro movimenti racconta le vicende leggendarie dell’eroico Lemminkäinen del Kalevala, personaggio mitologico del folklore finlandese. All’interno della composizione spicca la bellezza melancolica del terzo movimento, “Il cigno di Tuonela”. Il canto del cigno, affidato al corno inglese, è un momento estatico nel regno della morte di Tuonela.   Anche in occasione del concerto del 14 aprile Filarmonica TRT propone al pubblico le prove aperte che avranno luogo al Teatro Regio la mattina del giorno del concerto, con inizio alle ore 10:00 e una durata massima di tre ore.   Prosegue anche Non soli ma ben accompagnati, il progetto di Filarmonica TRT dedicato ai ragazzi delle scuole. Gli studenti che desiderano partecipare potranno scegliere da chi farsi accompagnare, trasformando il concerto in un’esperienza condivisa. Ogni concerto sarà preceduto da un’introduzione aperta a tutti i partecipanti e tenuta da Eleonora Savini, violinista e divulgatrice musicale specializzata nei progetti rivolti ai giovani.     I concerti della Filarmonica TRT si realizzano grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, della EY Foundation, della Fondazione Zegna, della Fondazione CRT e degli Amici della Filarmonica TRT, e con il prezioso sostegno di Intesa Sanpaolo – che partecipa al progetto Esperienza Orchestra – e della Società Reale Mutua di Assicurazioni. Si ringraziano i partner tecnici Del Cambio e NHC Torino Santo Stefano. www.filarmonicatrt.it

ALBERTO MARCHETTI PRESENTA AFFOGATOH L’AFFOGATO DUE VOLTE BUONO

Dall’incontro del maestro gelatiere Alberto Marchetti con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS e il TOH dell’artista Nicola Russo nasce una nuova golosità: AffogaTOH. Dopo Zabà, Cremà e Pandò, Alberto Marchetti lancia un nuovo prodotto con l’accento sul buono; l’idea è sempre la stessa, mettere l’accento sulla bontà e realizzare prodotti con una filosofia precisa: “solo quello che serve, niente di più.” AffogaTOH è un affogato da passeggio, la rivisitazione di un classico torinese, il Bicerin, trasformato in un vero concentrato delle golosità di Alberto: gelato al caffè, Zabà, panna montata e i nocciolini di Chivasso Fontana. Il gelato al caffè apporta una base intensa e cremosa, mentre Zabà aggiunge una nota avvolgente e ricca. La panna montata dona leggerezza e morbidezza, bilanciando i sapori; i croccanti nocciolini di Chivasso Fontana offrono una piacevole texture, completando questa esperienza sensoriale unica. AffogaTOH è due volte buono: per il suo gusto e per l’attività di beneficenza legata all’acquisto del prodotto. Metà dell’incasso legato alla vendita dei 5000 AffogaTOH viene devoluto da Alberto Marchetti alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS. Ed è proprio Candiolo il fil rouge che unisce l’affogato di Alberto Marchetti e il TOH di Nicola Russo. Due eccellenze che hanno fatto della torinesità la loro cifra distintiva, unite per un grande progetto, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ETS, nata nel 1986 per dare un contributo significativo alla cura e alla ricerca sul cancro attraverso la realizzazione di un polo oncologico all’avanguardia, l’Istituto di Candiolo – IRCCS e che da allora continua a crescere grazie ai suoi sostenitori.   “AffogaTOH – dichiara Alberto Marchetti - è nato da un incontro, quello con Nicola Russo, e da un’idea che mi ha subito affascinato: rendere il mio gelato l’occasione per sostenere una buona causa. L’affogato è da sempre molto amato dai miei clienti e trasformarlo in AffogaTOH significa dare prima di tutto a me la possibilità di sostenere Candiolo ma anche di contribuire a far conoscere questa importantissima realtà del territorio non solo a Torino ma in tutte le mie gelaterie.” “Il legame con il territorio e con le sue eccellenze - dichiara Andrea Bettarelli, Responsabile Fundraising e Comunicazione della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro   - è da sempre una spinta fondamentale per le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo-IRCCS. Grazie ad Alberto Marchetti, che ha voluto sostenere la nostra Fondazione con un prodotto buono e di qualità, e che insieme al TOH di Nicola Russo supporterà le oltre 800 persone che ogni giorno lavorano con competenza e passione a Candiolo”. “In meno di quattro anni, il TOH è diventato uno dei nuovi simboli di Torino, raggiungendo risultati straordinari per un progetto indipendente - dichiara Nicola Russo. Grazie alla partnership con la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo, TOH è amato sia dai torinesi che dai turisti, un po’ come il gelato di Marchetti. Quando ho conosciuto Alberto, ho ritrovato in lui lo stesso entusiasmo che mi guida ogni giorno. Così è stato naturale immaginare insieme un progetto capace di fare del bene, a favore della ricerca.” www.albertomarchetti.it

CRESCE IN VIETNAM LA HUNG YEN KNITTING & DYEING DEL GRUPPO CARVICO

Un ampliamento di 20.000 mq per una produzione sempre più efficiente e responsabile.   1° Aprile 2025 – Vietnam Grand Opening Ceremony della Hung Yen Knitting & Dyeing Co. Ltd. Un’espansione di 20.000 mq che si traduce in un nuovo reparto orditura, una nuova tessitura (10 mila mq) ed un innovativo e moderno impianto di depurazione (4 mila mq). Una crescita che rappresenta un significativo potenziamento della capacità produttiva dell’azienda che arriverà a toccare i 22 milioni di metri di tessuto. Con l’implementazione dello stabilimento, che oggi conta così una superficie totale di 80.000 mq, Hung Yen si pone l’obiettivo non solo di incrementare la produzione ma anche di contribuire al benessere dei suoi lavoratori e diminuire l’impatto ambientale dell’azienda. Il nuovo impianto di depurazione permetterà di recuperare e riutilizzare il 60% dell’acqua impiegata nel processo produttivo, risparmiando risorse idriche e preservando il territorio. I nuovi reparti orditura e tessitura contribuiranno a migliorare e ottimizzare l’intero ciclo produttivo. Un traguardo che rafforza la presenza del Gruppo Carvico in Vietnam e testimonia il successo di un percorso iniziato quasi vent’anni fa. "Quando ci siamo stabiliti in questo Paese non potevamo pensare né aspettarci di arrivare così lontano - ha dichiarato la Presidente e AD del Gruppo Carvico, Laura Colnaghi Calissoni, nel corso della cerimonia inaugurale. L'attuale ampliamento dell’azienda testimonia il successo del nostro investimento vietnamita e apre la strada a uno sviluppo futuro ancora più positivo". L’evento di inaugurazione ha visto la partecipazione di importanti personalità, tra cui l’Ambasciatore italiano in Vietnam, Marco Della Seta, le autorità locali e il top management del Gruppo Carvico. Durante il suo intervento Laura Colnaghi Calissoni ha voluto poi sottolineare il valore delle persone che lavorano quotidianamente per la crescita dell’azienda: "Desidero far sapere a tutti coloro che lavorano con noi quanto apprezziamo il loro impegno e la loro dedizione. In questa occasione di festa il mio affettuoso ricordo va a Ivano Pelizzoli che con il suo contributo è stato una figura fondamentale per l’azienda sin dall’inizio della nostra avventura in Vietnam". L’ampliamento dello stabilimento segna una nuova fase di sviluppo per Hung Yen Knitting & Dyeing e per il Gruppo Carvico, che rafforza il legame con il Vietnam puntando su innovazione, responsabilità e attenzione alle persone, veri pilastri della crescita futura.     https://hungyen-kd.com/ https://www.carvico.com/

IL COMUNE DI MONCALIERI CELEBRA L'80° ANNIVERSARIO DEL 25 APRILE CON UNO SPETTACOLARE VIDEOMAPPING DEDICATO ALLE DONNE PARTIGIANE PIEMONTESI

In occasione dell’80° anniversario della Liberazione il Comune di Moncalieri, in collaborazione con l’Associazione culturale Avvalorando, presenta un evento straordinario per celebrare il ruolo fondamentale delle donne partigiane piemontesi nella Resistenza: un videomapping di grande impatto emotivo e visivo, proiettato sulla facciata del Municipio. Il videomapping debutterà venerdì 4 aprile alle ore 20:30 e sarà visibile tutte le sere fino al 26 aprile. Dalle 20:30 alle 21:30 il video sarà accompagnato dal sonoro, mentre proseguirà in modalità silenziosa tutte le sere fino alle 23. Il progetto, a cura dell’Associazione Culturale Avvalorando e realizzato da Ilumen Atelier con la regia di Valentina Maffeo, intende valorizzare il ruolo delle donne nella storia contemporanea ed in particolar modo nella storia partigiana piemontese. Attraverso il materiale d’archivio di Istoreto - Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti -, è nato un videoracconto che in modo semplice e di grande impatto, possa testimoniare l’apporto della componente femminile nella lotta partigiana in Piemonte dall’autunno del 1943 alla Liberazione dell’aprile 1945. Il Comune di Moncalieri e Avvalorando hanno scelto così di rendere omaggio alle donne che, con coraggio, determinazione e sacrificio, hanno contribuito in maniera decisiva alla lotta per la libertà. Attraverso immagini evocative, testimonianze storiche e musiche suggestive, il videomapping racconta le storie di coloro che, spesso nell’ombra, hanno sostenuto e guidato la Resistenza, rischiando la propria vita per un'Italia libera dal giogo nazifascista. Il videomapping sovrappone parole e immagini, creando un racconto emozionale che restituisce un protagonismo femminile intenso e significativo. L’espressione di libertà che ne emerge è delicata e soave, ma allo stesso tempo profondamente legata a scelte di responsabilità civili, politiche e, in alcuni casi, militari. Questo spirito è ben rappresentato dalle parole della partigiana torinese Anna Cherchi Ferrari: “…tutti volevano aiutarmi…” e “…per comprendere il significato della parola libertà, bisogna esserne stati privi…”. Un ulteriore messaggio di speranza e fiducia nel futuro emerge dalla citazione del partigiano torinese Paolo Braccini, fucilato al Martinetto: “…il mondo migliorerà, statene certi.” che chiude il video. La proiezione sulla facciata del Municipio di Moncalieri ha un forte valore simbolico: è la comunità locale, attraverso le sue istituzioni democratiche, che riconosce e valorizza l’impegno delle donne partigiane. “Abbiamo voluto cogliere l’importante occasione degli 80 anni della Liberazione per rendere omaggio “all’altra metà della Storia”. Le donne furono protagoniste della Resistenza ma il loro ruolo è stato troppo spesso oscurato e trascurato. Oggi assistiamo a un'importante rivoluzione culturale che mira a creare una società in cui il valore dell’inclusione e della parità sia fondante. Togliere dall’oblio della Storia le nostre “antenate”, è uno degli aspetti di questo cambiamento per cui in tante e tanti stiamo lavorando” – dichiarano il Sindaco di Moncalieri Paolo Montagna e Antonella Parigi, Assessora alla Cultura del Comune di Moncalieri. "Le donne partigiane hanno giocato un ruolo essenziale nella Liberazione, svolgendo non solo attività di staffetta, ma anche combattendo in prima linea, organizzando reti clandestine e offrendo supporto logistico e sanitario ai partigiani" – afferma Alessandro di Mauro, Presidente di Avvalorando. "Con questo evento vogliamo restituire loro il giusto riconoscimento, affinché il loro impegno non venga mai dimenticato, soprattutto dalle nuove generazioni." Il Comune di Moncalieri invita tutti a partecipare a questa commemorazione unica, in cui tecnologia e storia si intrecciano per dar vita a un tributo emozionante e necessario alla memoria delle donne che hanno lottato per la nostra libertà.  

MATER IA @MILANO DESIGN WEEK. UN DIALOGO TRA DESIGN, FOTOGRAFIA, VIDEO E AI.

Nei giorni della Milano Design Week 2025 nello spazio eventi Caradosso, in via Caradosso 16, sarà allestito MATER IA, un progetto dedicato alla contaminazione tra linguaggi diversi: design, fotografia, video e AI. Lorenzo Giubergia dello studio Giubergia-Griglio Architetti, gli artisti Per Barclay, Gioberto Noro, Daniele Ratti e Gianluca Iadema dialogheranno sul passato e il futuro dell’arte in un’epoca di nuove ricerche e riflessioni. Punto di partenza la materia, punto di arrivo l’intelligenza artificiale. Nel centro l’uomo e la creazione artistica. Il legno e il marmo, materiali antichi che da sempre si prestano alla realizzazione di oggetti di uso quotidiano, ma anche di opere d’arte e design, costituiscono l’origine del progetto. Un tavolo e una sedia, oggetti primari e primitivi, imprescindibili presenze della nostra vita quotidiana, sono presentati nella loro lineare semplicità da Lorenzo Giubergia: rigorosi nella forma e nella realizzazione, i due oggetti comunicano un senso di stabilità. Due i materiali che si alternano: il tavolo è costituito da un piano in legno massello e da due blocchi in travertino che creano le gambe; la sedia, provocazione di equilibrio, alterna due cromie diverse dello stesso materiale che sottolineano le diverse forme che la compongono.   Accanto ai due oggetti è presentato il lavoro di quattro artisti: Per Barclay, il duo Gioberto Noro e Daniele Ratti. L’approccio alla luce, all’architettura e al rapporto con la materia nelle fotografie in mostra si integra con il design al centro della sala: tema comune è l’indagine del reale e la ricerca di un perfetto equilibrio formale e visivo, ma anche la riflessione sull’artificio in un dialogo costante tra visione e rappresentazione. Non c’è manipolazione nelle fotografie, ogni immagine è prodotta dalla poetica, dall’ideazione e dalla capacità tecnica degli artisti: una provocazione sulla percezione per Per Barclay, dove realtà e riflesso si confondono creando paesaggi reali e artificiali al tempo stesso; un gioco tra microcosmo e macrocosmo, tra forme e luce, tra distanza e profondità per la coppia Gioberto Noro; una questione di purezza di linee per Daniele Ratti, dove l’architettura è protagonista e anche l’ombra diventa soggetto. In tutti gli artisti sempre presente è il concetto di spazio, la padronanza della luce e l’ambiguità del reale che crea spazi simbolici in cui perdersi.   All’artista multimediale Gianluca Iadema, compositore, artista visivo e performer, è dedicata l’ultima sala della mostra con il progetto UN_I[N]VERSO, una riflessione filosofica e artistica su come elementi diversi, provenienti da differenti campi sensoriali, possano essere percepiti come un unico componente. Un’indagine che coinvolge dal suono all'architettura, dal video alla scultura, passando per la performance, il light design e tutto ciò che sta in mezzo. La MATER IA si trasforma, ma il pensiero dell’artista resta al centro della creazione. La mostra è realizzata grazie e in collaborazione con: Giorgio Persano, Torino - Recontemporary, Torino - Simondi Gallery, Torino - Studio Architetti Giubergia Griglio - VisionQuest4rosso, Genova    
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