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PIETRE D’INCIAMPO 2025. A TORINO SEI NUOVE POSE PER RICORDARE LE VITTIME DEL NAZIFASCISMO

Giovedì 23 gennaio 2025 Ore 09,00 - Corso Vercelli 191 posa della pietra MAURO FINIGUERRA Ore 09,40 - Corso Giulio Cesare 46 posa della pietra CESARINA LEVI Ore 10,10 - Via Porta Palatina 17 posa della pietra GIOVANNI ABATI Ore 10,45 - Via Bellezia 15 posa della pietra CESARE LEVI Ore 11,30 - Via Verdi 10 posa della pietra LUGI OTTINO Ore 12,20 - Corso Galileo Ferraris 134 posa della pietra ARTURO LEVI e cerimonia pubblica alla presenza delle Istituzioni e degli enti promotori.   Salgono a 159 le Pietre d’Inciampo presenti a Torino dopo la posa, nella giornata di giovedì 23 gennaio 2025, di sei nuove pietre dedicate ad altrettante vittime della persecuzione fascista e nazista. Un appuntamento importante, che si inserisce nell’insieme delle iniziative pensate per celebrare il Giorno della Memoria. A organizzarlo è il Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino con la Comunità Ebraica di Torino e l’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned) sezione Torino e con il contribuito del Polo del ‘900 e la collaborazione della Città di Torino. Il Museo è affiancato da un Comitato Scientifico composto dai rappresentanti dell’Aned di Torino, della Comunità Ebraica, dell’Istituto Piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, e dell’Unione Culturale Franco Antonicelli - Per l’undicesimo anno arrivano infatti a Torino le Pietre d’Inciampo (Stolpersteine) di Gunter Demnig, le piccole targhe in ottone incastonate su cubetti di cemento ideate dall’artista tedesco con l’obiettivo di ricordare, una per una, le singole vittime della persecuzione. Ogni pietra riporta la scritta “Qui abitava…” seguita dal nome e cognome, dalla data e dal luogo di nascita e di morte/scomparsa della vittima, e viene incastonata nel suolo, di fronte alla sua ultima abitazione scelta liberamente. La posa delle pietre prende il via giovedì 23 gennaio alle ore 9 in corso Vercelli 191 con l’installazione della pietra dedicata a Mauro Finiguerra. Si continua alle ore 9,40 in corso Giulio Cesare 46 con quella che ricorda Cesarina Levi e, alle ore 10,10, in Via Porta Palatina 17 con quella intitolata a Giovanni Abati. Alle ore 10,45 l’appuntamento è in Via Bellezia 15 con quella di Cesare Levi, si continua in Via Verdi 10 alle ore 11,30 con la posa della pietra di Luigi Ottino e si conclude con una cerimonia pubblica alla presenza delle Istituzioni e degli Enti promotori, alle ore 12,20, in Corso Galileo Ferraris 134 con la posa della pietra dedicata a Arturo Levi. A fianco dell’iniziativa si muove, anche quest’anno, un percorso didattico che coinvolge attivamente dieci istituti scolastici torinesi di ogni ordine e grado, realizzato dal Museo in collaborazione con l’ISTORETO e l’ANCR (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza). Gli studenti di ciascun istituto lavorano su uno dei dedicatari delle Pietre d’Inciampo 2025, in un percorso di ricerca storica che si concluderà con un progetto finale (video, spettacolo, testo…) prevista nel mese di marzo 2025, con la realizzazione di eventi pubblici. Gli istituiti scolastici torinesi coinvolti sono: IC A. Cairoli primaria, Primaria A. Gambaro, Primaria DD C. Collodi, IC Gabelli secondaria, IC Padre Gemelli SM Pola, SM Vivaldi, IC Ezio Bosso, ITCS G. Sommeiller, Scuola internazionale Altiero Spinelli e il Liceo Classico Vittorio Alfieri. Anche per questa edizione il percorso didattico ha il sostegno del Polo del ’900 come progetto integrato di didattica. Nel corso degli anni, i cittadini hanno dato prova di crescente interesse per un’iniziativa di alto valore storico e morale che si avvale di un processo partecipativo e costituisce una vera e propria azione di public history: le attività educative e di coinvolgimento della cittadinanza sono volte a favorire la conoscenza del territorio urbano e accrescere la consapevolezza su eventi storici significanti tramite processi di produzione di saperi “dal basso” in un quadro di provato rigore storico. Il Museo cura il dialogo con le persone che richiedono l’installazione di pietre o manifestano interesse per il progetto e le sue finalità. Negli anni si sono rivolte al Museo realtà di altre città, piemontesi e non solo, per ottenere indicazioni e suggerimenti su come far installare le pietre d'inciampo nel proprio territorio: un’attenzione che conferma come il progetto Pietre d’inciampo Torino sia ormai considerato un modello di riferimento e di sostegno per la diffusione delle pietre d’inciampo in Italia. Sono consultabili alla pagina www.museodiffusotorino.it/pietredInciampo la geolocalizzazione delle pietre sul territorio cittadino e le biografie delle vittime a cui sono dedicate.   Per richiedere una pietra o per ricevere maggiori informazioni sul progetto: Telefono: 011 01120783 E-mail: pietredinciampo@museodiffusotorino.it

DRYARN® HM. LA SCIENZA DEI MATERIALI APPLICATA ALLA MICROFIBRA PIU’ LEGGERA AL MONDO PER PERFORMANCE ECCEZIONALI ANCHE IN CLIMI PARTICOLARMENTE CALDI

Aquafil lancia Dryarn® HM, un trattamento pensato per il second layer che consente al filo di mantenere le sue eccezionali caratteristiche di comfort, termoregolazione e traspirabilità anche nei colori scuri.   I capi di color scuro hanno sempre avuto una capacità riflettente molto bassa poiché assorbono l'energia trasportata dalla luce, si scaldano maggiormente e, durante l’esposizione al sole, raggiungono temperature superiori rispetto a quelli chiari.  Per chi indossa un capo di colore scuro questo si traduce in un innalzamento della temperatura corporea con conseguente percezione di calore.   La R&S di Aquafil ha studiato un trattamento di Heat Management (HM) che, applicato in fase di estrusione del filato, permette a Dryarn® di avere per i colori scuri le stesse performance di gestione del calore dei colori chiari. L’abbigliamento è la prima linea di difesa contro il sole e il calore; grazie alla maggiore riflettenza solare e al minor assorbimento del calore Dryarn® HM permette di minimizzare il sovrariscaldamento tipico dei colori scuri, raggiungendo una temperatura massima, quando esposti al sole, molto vicina a quella del tessuto bianco e riducendo del 45% l'assorbimento di calore rispetto allo stesso colore di Dryarn®. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’abbigliamento - che sempre più privilegia comfort ed easy care – e si aprono nuove frontiere nell'applicazione di Dryarn® ai capi second layer. È proprio il secondo strato, infatti, quello più soggetto a riscaldamento e l'utilizzo di Dryarn® HM consente di mantenere inalterate tutte le performance di Dryarn® e al tempo stesso di  offrire maggiore libertà nella scelta dei colori anche per le stagioni più calde. Da sempre apprezzato dai brand come ingrediente di eccellenza per il baselayer tecnico, in grado di accompagnare le performance degli sportivi, oggi Dryarn® HM si candida a diventare l’alleato perfetto per la realizzazione di qualsiasi collezione second layer che voglia unire praticità, comfort e traspirabilità, in qualsiasi colore.   La prima occasione per scoprire Dryarn® HM è Prowinter, in programma a Bolzano dal 13 al 15 gennaio, dove verrà presentata la prima polo in Dryarn® Heat Management, realizzata da WZ International in tecnologia seamless. Sfruttando le caratteristiche tipiche di questa tecnologia e la grande esperienza di innovazione e ricerca, WZ ha sviluppato una polo in Dryarn® HM priva di elastomero e dunque 100% Dryarn®.  La lavorazione consente diverse finezze per creare collezioni di pesi diverse, con una mano estremamente morbida e setosa, garantendo al tempo stesso tutte le performance di Dryarn® in termini di traspirabilità e trasporto dell’umidità all’esterno. La lavorazione seamless per polo è stata studiata da WZ per offrire una vestibilità più confortevole rispetto all’aderenza tipica dell’underwear, il busto senza cuciture permette una migliore vestibilità, offrendo una straordinaria efficienza di scambio termico. La polo in Dryarn® HM è quindi molto resistente e dura nel tempo. Dryarn® infatti resiste all’abrasione e non subisce fenomeni di pilling causati dallo sfregamento. Può essere sottoposto a lunghe esposizioni di luce e calore senza subire sensibili alterazioni. È Easy Care, vanta una lunga solidità di colore, resistenza ai lavaggi frequenti, non assorbe acqua, si asciuga molto velocemente e non si stira.   www.dryarn.com    

OSPEDALE KOELLIKER PRESENTA “I GIOVEDÌ DELLA PREVENZIONE”

Un incontro al mese per tutto il 2025 con gli specialisti dell’ospedale per fare prevenzione sulle più comuni patologie di adulti e bambini   16 e 30 gennaio i primi due appuntamenti   Circolo della Stampa Sporting | Corso Giovanni Agnelli 45 Torino Un incontro al mese, per tutto l’anno, per essere vicini ai cittadini, informare e contribuire a diffondere una cultura sanitaria della prevenzione. L’ospedale Koelliker di Torino ha dato vita a “I giovedì della prevenzione”: un calendario di appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, per accendere un riflettore e fare chiarezza sulle più comuni patologie che possono colpire adulti e bambini. Dal mal di schiena all’obesità, dai disturbi della tiroide alle patologie legate al fumo… e poi ancora Alzheimer, psoriasi, diabete, febbre nei bambini, prevenzione delle malattie ginecologiche e del cavo orale. Quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare? Quando è opportuno rivolgersi al medico? A chi e quando sono consigliati controlli periodici? La direzione dell’ospedale e i suoi professionisti sanno bene che la prevenzione e la diagnosi precoce, unitamente ad un corretto stile di vita, sono fondamentali per il successo nella lotta contro patologie anche molto importanti. Gli incontri divulgativi del giovedì si svolgeranno alle ore 18 presso il Circolo della Stampa Sporting di Torino e saranno condotti dagli specialisti dell’ospedale che, dopo la prima parte informativa sulla patologia, saranno a disposizione del pubblico per rispondere a dubbi e domande.   Si inizia giovedì 16 gennaio con l’appuntamento dedicato all’Odontoiatria, degli adulti e in età pediatrica. Spesso si sottovaluta l’importanza delle visite di controllo che accertino lo stato di salute della bocca. La prevenzione delle malattie del cavo orale, non solo dei denti ma anche di gengive, guance e lingua, è invece la prima forma di tutela del sorriso e permette di evitare possibili interventi invasivi e costosi a carico della bocca. Koelliker vanta un centro specializzato in Odontoiatria, Odontostomatologia e Ortodonzia e mette a disposizione i suoi specialisti per questa importante occasione di divulgazione scientifica sul tema della prevenzione delle patologie del cavo orale. Per info e prenotazioni è possibile visitare il sito web dell’ospedale www.osp-koelliker.it oppure scrivere all’indirizzo mail: eventi@osp-koelliker.it   Il 30 gennaio si parla invece di Microbiota, ovvero l’insieme dei batteri che abitano il nostro corpo. Alcuni sono responsabili di malattie, altri sono garanzia di benessere. La loro presenza è in grado di spiegare e curare molte tra le patologie più comuni che ci affliggono come, ad esempio, il diabete, le malattie infiammatorie intestinali, la depressione e l’obesità. A condurre l’incontro sarà la dottoressa Ilaria Cavecchia infettivologa del Centro di Microbiomica clinica dell’Ospedale. Per info e prenotazioni è possibile visitare il sito web dell’ospedale www.osp-koelliker.it oppure scrivere all’indirizzo mail: eventi@osp-koelliker.it   IL CALENDARIO COMPLETO DEGLI APPUNTAMENTI: • 16 gennaio: Odontoiatria negli adulti e in età pediatrica • 30 gennaio: Il Microbiota • 20 febbraio: Febbre e dolori nei bambini • 20 marzo: Ginecologia • 17 aprile: Diabete o Tiroide • 21 maggio: Fumo e patologie correlate • 19 giugno: Mal di schiena e scoliosi • 17 luglio: Obesità • 18 settembre: Alzheimer • 16 ottobre: Psoriasi • 6 novembre: Odontoiatria negli adulti e in età pediatrica • 18 dicembre: Terapia del dolore e cure palliative

COMBATTERE. VERSO LA LIBERAZIONE. AL POLO DEL '900 LA NUOVA MOSTRA DEDICATA ALLA RESISTENZA

Perché e come nacque la Resistenza in Italia all’indomani dell’8 settembre 1943? Chi erano i partigiani saliti in montagna o attivi nelle città nei venti mesi di una lotta condotta con o senza le armi sino alla Liberazione del 25 aprile? Dove e come operarono le formazioni coordinate dal CLN, il Comitato di Liberazione nazionale? Con che mezzi e soprattutto a quale scopo? Sono queste le domande a cui intende dar risposta COMBATTERE. Verso la Liberazione, la nuova mostra allestita presso il Polo del ‘900 in occasione dell’80° della Liberazione, dedicata alla Resistenza contro l’occupazione tedesca e il fascismo. Una mostra che si inserisce perfettamente nel percorso permanente del Museo Diffuso della Resistenza e che attraverso immagini, documenti e oggetti tratti dagli archivi degli enti del Polo del ‘900, con particolare attenzione al Piemonte, offre un approfondimento su quelli che furono gli anni della Resistenza. Attraverso un percorso che inizia nel cortile del Palazzo di san Celso e si conclude nella galleria delle immagini al secondo piano dell’edificio, Combattere. Verso la Liberazione" si propone di mettere in risalto la molteplicità delle anime coinvolte dal punto di vista politico e culturale, con attenzione al ruolo di civili e militari, e alle differenze di genere, sociali, generazionali in lotta contro l’occupazione nazista e il fascismo fondata sui principi e sugli ideali che sono alla  base della Costituzione repubblicana, una lotta di liberazione cui dobbiamo gli ottanta anni di pace, democrazia e libertà del Paese in cui viviamo. La mostra Combattere. Verso la liberazione si inserisce nel ciclo triennale di iniziative promosse dagli enti partecipanti del Polo del ‘900, con il coordinamento scientifico dell’Istituto storico della Resistenza del Piemonte, per ricordare l’ottantesimo anniversario della Resistenza. A ogni anno è assegnata una parola chiave: “Disobbedire”, "Combattere" e “Sognare” La mostra è visitabile dal 20 dicembre 2024 sino all’11 maggio 2025 dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.30) con ingresso gratuito da corso Valdocco 4a. La visita della mostra può essere integrata con quella del percorso permanente del Museo diffuso della Resistenza, con ingresso a pagamento di 5 euro a persona, 3 euro il biglietto ridotto.   La mostra è un progetto del Polo del ‘900. È stata realizzata con il contributo della Città di Torino ed è frutto della collaborazione di: Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Fondazione di studi storici Gaetano Salvemini, Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, con la collaborazione di ANED - Sezione di Torino.   https://polodel900.it/esposizioni/combattere-verso-la-liberazione/

L’ALBERO DI NATALE PIÙ ALTO D’ITALIA (E D’EUROPA) SI ILLUMINA A TORINO OUTLET VILLAGE.

Che sia pino o abete, vero o artificiale, decorato, innevato, illuminato, l’albero è il simbolo del Natale per eccellenza. Difficile resistere al suo fascino e alla sua magia. Il più famoso del mondo è senza dubbio quello del Rockfeller Center di New York; il più grande è realizzato ogni anno a Gubbio, sulle pendici del monte Igino. E poi ci sono l’albero più antico del mondo che si trova in terra britannica, più precisamente a Chippenham, nel Wiltshire, l’albero di Lego realizzato con 245.000 mattoncini a Legoland in California, l’albero di vetro di Murano. Ma l’albero più alto d’Europa, con i suoi 88 metri di altezza, è quello di Torino Outlet Village di Settimo Torinese, seguito da quello di Lisbona, alto “solo” 75 metri. Dal 16 novembre fino all’Epifania chiunque arrivi a Torino, chiunque guardi la città dalla collina o la sorvoli in aereo non potrà non notare un enorme albero luminoso di 85 metri. Talmente grande da essere visibile anche dalla Stazione Spaziale Internazionale! La stele dell’architetto Claudio Silvestrin, vero e proprio simbolo di Torino Outlet Village, si trasforma in un enorme abete che scintilla in un gioco di luci davvero unico. E ogni giorno, al tramonto, lo spettacolo si rinnova, incantando grandi e piccini.

IL NATALE DEL ‘44. INSTALLAZIONE SPETTACOLO DEL MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA NEL RIFUGIO ANTIAEREO DI TORINO

All’interno del Rifugio Antiaereo di Piazza Risorgimento un’installazione spettacolo con racconti autentici e video dell’epoca narra come fu vissuto il Natale nel 1944   Da lunedì 16 a domenica 22 dicembre Orari visite (durata 30min) tutti i giorni alle ore 10.00, 11.00, 12.00, 15.00, 16.00 e 17.00   Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria.   25 dicembre 1944. Un momento che dovrebbe essere di festa, da celebrare in famiglia, tra sorrisi e pietanze gustose. Ma nell’anno più terribile della Seconda Guerra Mondiale in Italia, come venne vissuto il Natale?   Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà in collaborazione con l’Associazione Mille Papaveri Rossi e con il contributo di Fondazione CRT e del Polo del ‘900 presenta “Il Natale del ’44”, un’installazione spettacolo allestita all’interno del Rifugio Antiaereo di Piazza Risorgimento. In uno spazio suggestivo e fortemente evocativo, “Il Natale del ’44” consente ai visitatori di immergersi nella rievocazione storica del Natale del 1944, attraverso l’ascolto di racconti autentici e la visione di immagini cinematografiche dell’epoca. Partendo dagli archivi storici sono state raccolte una serie di testimonianze su come venne vissuto il Natale del ’44 da parte di cittadine e cittadini, prigionieri di guerra, personaggi famosi o sconosciuti, alcuni di fede fascista, altri partigiani militanti. Trascritte e registrate da attrici e attori, le testimonianze sono state poi montate in un podcast. Ai visitatori di Il Natale del ’44 saranno consegnate delle cuffie, attraverso le quali ognuno potrà ascoltare il podcast individualmente mentre sulle pareti del Rifugio scorreranno alcune sequenze cinematografiche dell’epoca. Il 1944 fu infatti l’anno più terribile tra gli anni della guerra in Italia, eppure anche in quel periodo i cinema restarono aperti e, pur se in misura ridotta, Cinecittà continuò a produrre: anche in quei mesi gli schermi proposero alle italiane e agli italiani la possibilità di sognare.   L’installazione è allestita presso il Rifugio Antiaereo di Piazza Risorgimento ed è visitabile gratuitamente a partire da lunedì 16 dicembre e fino a domenica 22 dicembre. Ogni giorno verranno offerte sei visite, tre mattutine (ore 10.00-11.00-12-00) e tre pomeridiane (ore 15.00 – 16.00 - 17.00): ogni visita è riservata a 30 partecipanti e avrà una durata complessiva di 30 minuti circa.   La prenotazione è obbligatoria, e può essere effettuata presso la Biglietteria del Museo nei suoi orari di apertura (da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00) o ai seguenti recapiti: 011/01120780 – receptionsancelso@polodel900.it https://www.museodiffusotorino.it/

COCCONATO, IL RITMO LENTO DELLA TRADIZIONE

C’È UN’ENERGIA NUOVA NEL BORGO DEL MONFERRATO Apre durante le feste una bottega realizzata con la collaborazione di Slow Food   In un mondo che va sempre più veloce ci sono luoghi che scelgono un altro ritmo: la lentezza. Ed è lentamente, dolcemente, che sta crescendo in Piemonte Cocconato d’Asti, nelle colline Unesco del Monferrato. Al posto di serrande abbassate e luci spente nella principale Via Roma, dalla scorsa estate stanno rinascendo le antiche botteghe, le case sfitte si trasformeranno in un albergo diffuso e la vita ha un ritmo nuovo e vero! In un mondo che accelera è con la sua meravigliosa lentezza che Cocconato. uno dei Borghi più Belli d’Italia, da sempre soprannominato la Riviera del Monferrato, vi conquisterà. E le feste di Natale sono un ottimo momento per scoprirlo. La nuova Cocconato è il sogno di Alberto Marchetti e di un gruppo di amici, la Combriccola, insieme all’ l’amministrazione comunale attuale ed a quella che ha diretto il paese negli ultimi anni, di dare nuova energia e far crescere il paese dell’infanzia. “La mia Cocconato – dichiara Alberto Marchetti – è un luogo del cuore, dove chi arriva può vedere il borgo con i miei occhi di bambino: l’osteria, la gelateria, la salumeria, la via principale…la dignità e la forza di questo paese del Monferrato. Voglio regalare a me, ai miei amici, ai cocconatesi e ai turisti un posto che sa di amicizia, di risate, di allegria!”. L’idea di un paese sostenibile – che propone un ritmo di vita tranquillo, che cresce piano custodendo gelosamente la memoria dei territori e le tradizioni locali – non poteva non sposare i princìpi Slow Food, che con Alberto Marchetti condivide e mette in pratica da anni attraverso i suoi progetti. Proprio in questi giorni, fino all’Epifania, la combriccola Marchetti apre una bottega in collaborazione con Slow Food con in vendita i libri di Slow Food Editore, idee regalo e i tessuti di Slow Fiber. Slow Food Editore porta così a Cocconato il suo impegno nel diffondere tematiche quali il diritto al piacere, l’educazione del gusto, la tutela della biodiversità. Gli obiettivi sono quelli di approfondire le conoscenze sulla storia e la cultura del cibo; accrescere la consapevolezza del consumatore e la sua capacità di discernere il meglio; promuovere una produzione enogastronomica di qualità; salvaguardare lavorazioni artigianali e varietà vegetali o animali a rischio di estinzione; educare il gusto contro i pericoli di immiserimento e omologazione; riconoscere e valorizzare la biodiversità vegetale, animale, alimentare; favorire un turismo attento e rispettoso dell'ambiente; lavorare per siglare un nuovo patto fra l’uomo e la terra.… Dall’8 dicembre al 6 gennaio Cocconato offre a tutti i turisti una passeggiata unica, un chilometro tra le vie del centro storico addobbato con più di 100 presepi. Nelle vetrine dei negozi, sulle finestre o negli angoli caratteristici delle case, nelle chiese, presepi artigianali creati dagli abitanti, esercenti e villeggianti oppure vere e proprie opere d’arte. Passeggiando per le vie di Cocconato ci si immerge in maniera autentica in un’atmosfera d’altri tempi, che valorizza la cultura, l’artigianato e le tradizioni locali: il Laboratorio di Ceramica Unomi, dove ritrovare una dimensione intima e artigianale e scoprire oggetti fatti a mano da Cristina Boselli, la Bottega, un luogo dove trovare le specialità gastronomiche, le galuperie e i prodotti che rispettano e riscoprono le ricette tradizionali del territorio, il Pastificio, che produce a vista la sua pasta, in particolare il tradizionale agnolotto, lo Studio di Illustrazione di Francesca Zanotto, dove acquistare stampe, illustrazioni e ritratti… Viaggiare lentamente significa rinunciare alla frenesia, prediligere tempi più distesi ed in una meta bike-friendly come il Monferrato non poteva mancare la Ciclofficina, con il noleggio e la vendita di bici elettriche per scoprire le colline che circondano Cocconato pedalando.

“DOLCE NATALE” DI EMEIS. IN RSA I NONNI PASTICCIERI PER I SENZATETTO E I MENO FORTUNATI

Quest’anno, sotto le Feste, gli anziani ospiti delle RSA hanno messo le mani in pasta… per una giusta causa! Si chiama “Dolce Natale” ed è l’iniziativa natalizia ideata e realizzata presso le case di riposo di emeis Italia, attore di riferimento nell’assistenza socio-sanitaria e nella creazione di strutture per l’accoglienza e la cura delle persone fragili. I nonnini e le nonnine ospiti delle strutture del gruppo si sono trasformati in inediti pasticceri per preparare e confezionare il dolce per il cenone di Natale delle persone svantaggiate e meno fortunate. Biscotti dalle forme natalizie, dolci tipici delle feste, muffin e cupcake con i colori del Natale…Tutti i dolci, realizzati in collaborazione con gli educatori e i cuochi delle strutture, sono stati prodotti a mano dagli anziani durante i laboratori di cucina a tema realizzati ad hoc per l’iniziativa.   Ogni RSA aderente ha poi individuato un ente benefico del territorio a cui effettuare la donazione delle golose creazioni: mense dei poveri, comunità che si occupano di famiglie indigenti o di persone senza fissa dimora, associazioni dedicate ai senzatetto che organizzeranno i pasti di Natale presso le loro strutture.   E così la Festa di Natale si trasforma in un momento di solidarietà che scalda i cuori e fa bene a tutta la comunità. Alessandra Taveri CEO di emeis Italia racconta: «Anche quest’anno abbiamo deciso di vivere il Natale con un’iniziativa solidale che punta a coinvolgere i nostri ospiti in un’attività ricreativa che allo stesso tempo li faccia sentire utili e importanti. Gli anziani sono una risorsa per la nostra società e a volte anche un piccolo gesto, come preparare e regalare dei biscotti, può avere un valore immenso per chi lo fa e per chi lo riceve».   Le RSA coinvolte nell’iniziativa sono: Torino (TO). Residenza Richelmy per la Caritas Torino. Torino (TO). Residenza Giardino degli Aironi per l’Associazione Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus. San Maurizio (TO). Ville Turina Amione per il Centro della Vita di Ciriè (TO). Asti (AT). Casa Mia Asti per l’AMA (Associazione Missione Autismo) di Asti. Nizza (AT). Casa Mia Rosbella per il centro diurno ANFFAS Onlus di Asti. Segrate (MI). Residenza San Felice per la Caritas San Felice. Verdello (BG). Casa Mia Verdello per Associazione TAU. Novara (NO). Mater Dei per la Chiesa del Sacro Cuore di Novara. Novara (NO). San Francesco per la Chiesa del Sacro Cuore di Novara. Casier (TV). Casa Mia Casier per le famiglie in difficoltà del comune, attraverso lo Spazio Bra. Maserada sul Piave (TV). Tre Carpini per Mareno di Piave (TV) per la Comunità di Sant'Egidio di Treviso. Mestre (VE). Residenza Venezia per Mensa Papa Francesco gestita da Caritas veneziana. Belgirate (VB). Residenza Arcadia per la Croce Rossa. Sanremo (IM). Residenza Julia per la Croce Rossa Comitato di Sanremo. Trieste. Residenza Ad Maiores per la Comunità di Sant'Egidio di Trieste. Trieste. Residenza Mademar per la Comunità di Sant'Egidio di Trieste. Olbia (SS). Sole di Gallura per Associazione Le Misericordie Centro Servizio Umanitario.   www.emeisitalia.it
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