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“IL SALICE” COMPIE 40 ANNI: QUATTRO DECENNI DI GIORNALISMO STUDENTESCO AL LICEO VALSALICE

“IL SALICE” COMPIE 40 ANNI: QUATTRO DECENNI DI GIORNALISMO STUDENTESCO AL LICEO VALSALICE Dal foglio ciclostilato al web: “Il Salice” spegne 40 candeline   Quarant’anni di articoli, inchieste, interviste e passione giornalistica. Dal 1985 a oggi, “Il Salice” ha coinvolto oltre 700 redattori e migliaia di lettori, diventando un punto di riferimento per l’attività culturale e formativa del Liceo Valsalice ed una delle riviste scolastiche più longeve del Piemonte. I numeri raccontano la sua storia: 27 gli anni di uscita del Salice in formato cartaceo 77 i numeri pubblicati dal 1985 al 2012 2 i Direttori responsabili della rivista: don Fausto Tarasco (1985-1996, numeri 1–38) e Paolo Accossato (1996–oggi, numeri 39–130) Oltre 700 i redattori che hanno preso parte alla realizzazione del giornale 80 il numero massimo di redattori in un anno (2024–2025) 2300 gli articoli pubblicati online in 10 anni 800 i contenuti postati su Instagram Una lunga avventura che ha visto alternarsi migliaia di studenti, tutti accomunati dalla stessa curiosità e dallo stesso entusiasmo nel raccontare la vita del loro liceo e del mondo che li circonda. Il Salice nasce nel 1985 come per volontà del direttore don Luigi Basset insieme al prof. don Fausto Tarasco. È la storica rivista interna dell’Istituto, che nel tempo si è evoluta da semplice foglio informativo a una vera e propria scuola di giornalismo giovanile. Sotto la guida iniziale di don Fausto Tarasco, che la dirige fino al 1996, e successivamente del prof. Paolo Accossato, Il Salice ha attraversato diverse epoche della comunicazione mantenendo sempre lo stesso spirito di curiosità e partecipazione. Nel 2012 il giornale ha compiuto un passo decisivo verso l’innovazione, passando dall’edizione cartacea alla versione digitale, ospitata sul sito ilsalice.liceovalsalice.it, che oggi conta oltre 2300 articoli pubblicati online. La redazione, composta oggi da più di 80 studenti, è una realtà unica nel panorama scolastico torinese per longevità, qualità e uso innovativo dei social media. Il Salice rappresenta inoltre un’esperienza formativa di PCTO, tanto che diversi ex redattori continuano a collaborare come caporedattori anche dopo il diploma. Negli ultimi anni, la proposta si è ampliata con la nascita della pagina Instagram @ilsalice.web, che conta 1000 follower e 1200 post e reel, tra cui interviste ai professori, quiz, articoli, aggiornamenti sul torneo di calcio, biografie di studenti e podcast registrati dai redattori. Durante l’anno la redazione si riunisce ogni settimana per affrontare temi di attualità e organizza visite a musei o mostre, raccontate in tempo reale sui canali digitali. La redazione de Il Salice ha partecipato a circa cinquanta uscite formative in tutta Italia e ha vinto due volte il premio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti per l’editoria scolastica. La festa dei 40 anni – Venerdì 10 ottobre 2025 Per celebrare questo importante traguardo, venerdì 10 ottobre 2025, nel cortile del Liceo Valsalice, si terrà una grande festa organizzata dai ragazzi della redazione giornalistica. L’evento, interno alla scuola per motivi organizzativi, sarà aperto solo a giornalisti, ex studenti e docenti dell’istituto. La giornata inizierà alle ore 10 con il coinvolgimento di tutti gli studenti del liceo. Primo biennio: workshop nelle classi fino alle 12. I redattori proporranno la creazione del menabò di una prima pagina di giornale per le classi prime e la realizzazione di un dibattito per le seconde. Terzo e quarto anno: attività di orientamento nel cortile, con dieci gazebo dove studenti universitari presenteranno le loro facoltà. Quinto anno: incontro con professionisti del marketing, dell’economia, del giornalismo e della comunicazione. Nella seconda parte della mattinata il triennio assisterà, nel cortile, a una serie di interventi dal palco: Ore 12.15 – 13.00: testimonianza di Daniele Citriniti, manager di Andrea Laszlo De Simone e del gruppo Eugenio in Via Di Gioia, che racconterà la creazione di un evento attraverso i canali digitali, in particolare Instagram. Ore 13.00 – 14.00: dialogo tra Giuseppe Bottero, vicedirettore de La Stampa, ed Enrico Zambruno, telecronista e social media manager, dedicato alle nuove frontiere della comunicazione nei media. Durante la mattinata sarà visitabile nel parlatorio dell’istituto una mostra sulla storia del Salice, curata da un gruppo di redattori. La festa si concluderà alle ore 14, in concomitanza con il termine dell’orario curriculare. Gli studenti torneranno a casa con un bagaglio arricchito di esperienze e spunti di riflessione sul giornalismo e sull’orientamento universitario e professionale. www.liceo.valsalice.it @ilsalice.web

33 BATTUTE PER GAZA: TORINO SUONA UNA MELODIA CONTRO LA GUERRA

Un flash mob sulle note di Ahmed Abu Amsha, simbolo di speranza tra le macerie. Sabato 11 ottobre, ore 15:30 – La Boule di Estemporanea, Via Courmayeur 16, Torino   La musica come ponte, come voce che attraversa le macerie e restituisce speranza. Sabato 11 ottobre alle ore 15:30, a La Boule di Estemporanea (Via Courmayeur 16, Torino), musicisti da tutta Italia si riuniranno per un flash mob sulle note di Ahmed “Muin” Abu Amsha, musicista, compositore e insegnante palestinese originario di Gaza, che ha fatto della musica un atto di resistenza e speranza. Riconosciuto per il suo lavoro presso l’American International School di Gaza, l’Edward Said National Conservatory of Music e la Delia Arts Foundation, Ahmed ha perso la propria casa e il proprio studio sotto i bombardamenti ma non ha smesso di insegnare e credere nel potere della musica. Nel campo profughi dove attualmente vive ha fondato Gaza Birds Singing (GBS), un piccolo ensemble di bambini sfollati e insegnanti che imparano a suonare strumenti come la chitarra, il violino, il ney, la darbuka e l’oud nelle tende del campo. Attraverso la musica, Ahmed restituisce la voce ai bambini, offrendo loro speranza, gioia ed espressione emotiva in mezzo alla devastazione. Da Gaza, Ahmed ha composto una melodia di 33 battute, simbolo di resistenza e desiderio di pace. A raccoglierla è stata Elena Saccomandi, docente di Estemporanea, che da mesi collabora con lui e ha dato vita al progetto “33 Battute per Gaza”, promosso da Estemporanea – Arte, Musica, Teatro. Durante il flash mob torinese, professionisti, studenti e appassionati suoneranno insieme la composizione di Ahmed — due minuti di musica che diventano un atto di solidarietà. L’invito è aperto a tutti i musicisti: chiunque può partecipare registrando la propria esecuzione del brano e inviandola al numero 375 847 6751 per essere parte di un video collettivo internazionale che verrà inviato ad Ahmed e ai suoi allievi e diffuso su YouTube per sostenere la campagna di raccolta fondi per i bambini di Gaza. Chi può, è invitato a unirsi fisicamente a Torino per suonare insieme, in un unico grande gesto condiviso. “È solo un simbolo, un pensiero da lontano — spiega Lucia Marino, direttrice artistica di Estemporanea — ma ciò che resta della vita passa anche attraverso simboli e pensieri. La musica può ancora unire ciò che la guerra divide.” “33 Battute per Gaza” è un piccolo gesto che diventa voce e impegno, un filo di umanità che attraversa il dolore per affermare che tra le macerie può risuonare la speranza.

IL 18 OTTOBRE APRE A TORINO IL SERIAL KILLER MUSEUM

IL 18 OTTOBRE APRE A TORINO IL SERIAL KILLER MUSEUM UN “PODCAST” CHE PRENDE VITA TRA LE SALE Via Arcivescovado 9, Torino   Dopo il grande successo ottenuto a Firenze, il Serial Killer Museum apre la sua seconda sede italiana nel centro di Torino, in via Arcivescovado 9. Un percorso unico e coinvolgente che porta i visitatori nel cuore delle storie più famose dei serial killer internazionali, raccontate con un approccio narrativo immersivo, quasi come seguire un podcast che prende vita tra le sale. Il progetto si inserisce all’interno di un fenomeno culturale globale che vede un’attenzione crescente verso serie televisive crime, podcast di successo e pubblicazioni dedicate alla criminologia e ai grandi casi di cronaca nera. La visita è un viaggio attraverso la cronaca nera globale che mostra quanto gli Stati Uniti detengano un primato quasi incontestabile nella triste classifica dei serial killer, con oltre il 60% dei casi documentati, seguiti da Gran Bretagna e Italia, dove le storie di Leonarda Cianciulli, Donato Bilancia e del Mostro di Firenze continuano a suscitare interesse e dibattito. Il museo torinese ospita dieci casi emblematici, con una prevalenza di criminali statunitensi divenuti tristemente celebri nella storia contemporanea: da Ed Gein, che ispirò in parte la creazione del personaggio di Hannibal Lecter, reso immortale da Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti; a John Wayne Gacy, passato alla cronaca come il “Killer Clown”; fino al colombiano Luis Alfredo Garavito. Tra i protagonisti dell’esposizione figurano anche Jeffrey Lionel Dahmer, noto come il “mostro di Milwaukee”, Richard Ramirez, il “Night Stalker”, Albert Fish e Charles Manson, simbolo della follia criminale degli anni Sessanta. Non mancano i casi di Aileen Wuornos, una delle poche serial killer donne, e di Leonarda Cianciulli, la cosiddetta “saponificatrice di Correggio”, fino ad arrivare alla contessa Erzsébet Báthory, la “contessa sanguinaria” ungherese. Il percorso torinese si apre in omaggio alla città e alla sua storia scientifica con un corner dedicato a Cesare Lombroso, il pioniere della criminologia moderna. Le teorie di Lombroso, nate dall’idea del “criminale nato”, vengono raccontate con rigore e curiosità, offrendo uno sguardo storico che si intreccia con il racconto dei dieci casi selezionati. È un tributo alla sua ricerca, che ha posto le basi per lo studio sistematico del comportamento criminale, e alla città che lo ha visto operare. Attraverso riproduzioni in cera, installazioni tematiche e un racconto continuo che guida i visitatori lungo il percorso, il Serial Killer Museum Torino trasforma ogni storia in un’esperienza immersiva e coinvolgente. Il visitatore ascolta i fatti, i crimini e i profili psicologici dei protagonisti, come in un podcast narrativo che si sviluppa mentre si cammina tra le sale, con voce narrante e audio guida in italiano, inglese e spagnolo. La voce italiana è quella di Giancarlo De Angeli, storica voce del programma televisivo Lucignolo, che aggiunge intensità e ritmo al racconto. Il Serial Killer Museum rappresenta un’opportunità unica per chi vuole comprendere più a fondo la mente dei serial killer e la storia della criminologia, in un contesto globale che mostra la diffusione e la complessità del fenomeno. È un’esperienza che unisce storia, cronaca e psicologia criminale, trasformando il racconto dei più noti serial killer in un viaggio affascinante e istruttivo allo stesso tempo. Il museo è visitabile con audioguida inclusa nel prezzo del biglietto (15 euro, 13 euro per chi utilizza le proprie cuffie, 10 euro per gruppi di 10 persone, 8 euro Tessera Musei), per una durata media della visita di circa 45 minuti. www.museoserialkiller.com IG: @serialkillermuseum   Serial Killer Museum Torino Via dell’Arcivescovado 9 – Galleria Tirrena, Torino. Lun-dom, ore 10,30-18.30   Per info. 344.5374324

GIORGIO VIGNA – NATURE ASTRALI MOSTRA DI OPERE E GIOIELLI A CURA DI PAOLA STROPPIANA

Fondazione Paideia e Fondazione Maria Teresa Lavazza insieme per trasformare la bellezza in gesto solidale 9 ottobre – 10 novembre 2025 Spazio Ersel, Milano Da più di dieci anni Paola Giubergia e Francesca Lavazza conducono progetti dedicati alle rispettive Fondazioni, Paideia e Fondazione Maria Teresa Lavazza. Dal 9 ottobre al 10 novembre 2025, nello spazio Ersel di Milano, questi percorsi di solidarietà si intrecciano nella mostra personale Nature Astrali di Giorgio Vigna, a cura di Paola Stroppiana. La mostra offre al pubblico la possibilità di sostenere le attività delle due istituzioni attraverso l’acquisto di tre opere originali, prodotte in edizione numerata e limitata, ideate e donate dall’artista appositamente per questo evento. Nature Astrali è un viaggio emozionale e simbolico che si muove tra terra e cielo, corpo e cosmo. L’opera Madre, con la radice densa e magmatica dei Sassi, apre un percorso che richiama la forza generativa della natura. Con Acque Astrali la materia diventa fluida e trasparente, acqua solidificata nel vetro di Murano. Le Cosmografie, infine, ci immergono in universi sospesi, dove galassie e corpi celesti emergono sulla carta dal delicato equilibrio tra acqua e inchiostro, evocando l’infinito e l’imprevedibilità del possibile. Il Sasso è simbolo e filo conduttore: primordiale e al tempo stesso trasfigurato, incarna la tensione tra pesantezza e leggerezza, immanenza e pensiero, visibile e invisibile. Rivestito di rame dorato o reso magnetico, diventa gioiello indossabile, portatore di energia ancestrale e memoria, un segno che guida lo spettatore in un senso profondo di comunione con la natura umana. Attraverso metallo, vetro e carta, Vigna esplora il rapporto tra materia, corpo e gesto, trasformando gli elementi in soglie e metamorfosi. Riflessi dorati, trasparenze liquide e immensità celesti diventano immagini di un nuovo Umanesimo: emblemi di speranza e consapevolezza, strumenti di cura e partecipazione. In questo contesto, tre opere originali ideate e realizzate dall’artista e prodotte dalle Fondazioni assumono un ruolo fondamentale: Sasso Astrale – spilla magnetica, simbolo di energia primigenia, unicità e connessione. Acqua Astrale – sasso in vetro di Murano, custode di un respiro originario, metafora della vita mutevole. Astrale – Acquaforte su carta della serie Cosmografie, microcosmo di galassie e universi possibili. Ognuna di queste opere è al tempo stesso esperienza estetica e gesto solidale: Sceglierle significa sostenere concretamente i progetti delle Fondazioni Paideia e Maria Teresa Lavazza, a favore di bambini con disabilità, famiglie in difficoltà, ricerca medica pediatrica e umanizzazione dei luoghi di cura. La mostra Nature Astrali si arricchisce di un ulteriore valore solidale: una parte del ricavato dalla vendita delle opere di Giorgio Vigna esposte sarà destinata a sostenere le due fondazioni coinvolte.     Informazioni e orari: Spazio Ersel – Via Caradosso 16, Milano 9 ottobre –10 novembre 2025, lunedì–venerdì, 10:00–18:00

HRX È LA PRIMA AZIENDA A LANCIARE SUL MERCATO WORLDWIDE UN ANTITAGLIO OMOLOGATO 5 STELLE FIS

HRX, azienda italiana leader nell’abbigliamento tecnico sportivo ad alte prestazioni, annuncia con orgoglio di aver sviluppato e brevettato il tessuto antitaglio omologato FIS a 5 stelle, il massimo livello di protezione riconosciuto dalla FIS. Questa innovazione segna un importante traguardo nel mondo dello sci, confermando HRX come pioniere globale nella sicurezza degli sport ad alta performance. La tutina realizzata da HRX è la prima al mondo sul mercato a rispettare questi standard di sicurezza. È già in prevendita sul sito www.hrxtech.eu e verrà consegnata già ai primi di novembre in Europa, Usa e Sud America dove HRX è già presente con i suoi prodotti dedicati al motorsport. Fondata nel 2013 a Torino, HRX infatti ha costruito la propria reputazione nel motorsport automobilistico, settore in cui sicurezza e qualità dei materiali sono condizioni imprescindibili. Con oltre 55 dipendenti e una presenza globale, l’azienda porta oggi la propria esperienza sulle piste da sci di tutto il mondo, introducendo una tecnologia esclusiva che nasce dalla ricerca interna e dalla collaborazione con atleti professionisti. Il tessuto antitaglio HRX combina massima protezione, ergonomia e durata: garantisce una resistenza superiore ai tagli provocati dalle lamine da sci, mantenendo le proprie caratteristiche anche dopo numerosi lavaggi, ben oltre gli standard del settore. L’ergonomia e la vestibilità dell’underwear anticut-disponibile nelle versioni bambino e adulto - sono progettate per consentire piena libertà di movimento, senza compromettere la performance dell’atleta, mentre il design unisce estetica, funzionalità e fitting studiati insieme a professionisti del settore. Il sistema di classificazione FIS 5 stelle indica un salto significativo nella capacità di resistere a tagli e abrasioni rispetto a tutti i tessuti attualmente in commercio: un capo 5 stelle è progettato per resistere a impatti estremi, velocità elevate e contatti accidentali con lamine, offrendo agli atleti il massimo livello di sicurezza disponibile oggi a livello mondiale. Il contesto normativo rende questa innovazione ancora più rilevante: a partire dalla stagione 2025/26 sarà obbligatorio per gli atleti indossare indumenti resistenti al taglio certificati FIS da 1 a 3 stelle, mentre dal 2026/27 il livello minimo sarà di 3 stelle per tutte le categorie. Questa normativa coinvolgerà decine di migliaia di tesserati FISI in Italia e, potenzialmente, un mercato ancora più ampio in Europa e nel mondo, includendo club, scuole sci e sciatori appassionati. Secondo le ultime stime, il mercato globale dell’attrezzatura e dell’abbigliamento da sci si aggira tra i 15 e i 20 miliardi di dollari, con un segmento protezioni tecniche in rapida espansione. HRX, investendo costantemente in ricerca e sviluppo, si conferma in prima linea nell’innovazione, anticipando le esigenze di un settore che valorizza sicurezza, performance e materiali tecnologicamente avanzati. “Per noi la sicurezza è una priorità concreta e quotidiana – commenta Ago Alberghino, CEO e Founder di HRX–Essere i primi al mondo a offrire agli sciatori un antitaglio 5 stelle FIS significa offrire agli atleti la protezione più avanzata mai realizzata, senza rinunciare a comfort, stile o libertà di movimento. È un risultato che ci rende orgogliosi e che conferma la capacità del Made in Italy di fissare nuovi standard internazionali negli sport ad alte prestazioni.” Con questo brevetto HRX stabilisce un nuovo riferimento globale per l’abbigliamento tecnico da sci, portando sul mercato una protezione di nuova generazione, nata dall’esperienza nel motorsport e progettata per garantire la sicurezza più estrema sulle piste.   www.hrxtech.eu  

A CASA GIANDUJA TORNA LA 38ª EDIZIONE DI “GIORNI DI FESTA”

UNA STAGIONE PER CELEBRARE IL TEATRO DI FIGURA: SPETTACOLI, LABORATORI E MERAVIGLIA 4 ottobre 2025 – 22 marzo 2026. Casa Gianduja. Via Pettinati 10, Torino   “Giorni di Festa” è molto più di una rassegna teatrale: è una tradizione che appartiene a Torino e che da quasi quattro decenni porta avanti, con passione e continuità, l’incanto del teatro di figura. Quest’anno la stagione, giunta alla sua 38ª edizione, prenderà il via il 4 ottobre 2025 e accompagnerà il pubblico fino al 22 marzo 2026, trasformando ogni sabato e domenica in un appuntamento con la magia delle marionette, dei burattini e dei pupazzi. Il cuore pulsante di questa avventura è la famiglia Grilli, custode di una passione che ha radici profonde e che oggi è riconosciuta in tutta Italia come uno dei punti di riferimento più importanti per la valorizzazione e la diffusione del teatro di figura. Tutto è cominciato nel 1946, quando Augusto Grilli ricevette il suo primo teatrino: da quel momento si è aperto un percorso fatto di spettacoli, collezioni, restauri e scoperte, condiviso con la compagna di vita e di scena Mariarosa Scalero. Oggi, al loro fianco, c’è la seconda generazione con il figlio Marco Grilli, direttore artistico della rassegna, che continua ad alimentare questa eredità con nuove produzioni e con uno sguardo sempre attento al futuro. Tutta la stagione si svolge a Casa Gianduja, in via Pettinati 10, che è al tempo stesso museo, teatro e laboratorio. Qui il visitatore può scoprire oltre 15.000 opere tra marionette, burattini, pupi, ombre e teatrini provenienti da ogni parte del mondo, custodite ed esposte in un allestimento scenografico che trasforma vecchie strutture teatrali in custodi di memoria e poesia. A pochi passi dal museo sorge anche la Fattoria Urbana delle Marionette, uno spazio all’aperto pensato per completare l’esperienza con il gioco e la scoperta. La fattoria è popolata da figure giganti e installazioni animate che invitano bambini e adulti a sperimentare in prima persona la meraviglia del teatro di figura, tra natura, creatività e fantasia. È un luogo dove la visita diventa avventura, e il tempo trascorso si arricchisce di sorrisi e nuove storie da immaginare. “Giorni di Festa” è un’occasione unica perché unisce spettacolo, cultura e svago in un percorso pensato davvero per tutti, adulti e bambini. L’ingresso (intero €12, ridotto €10) consente non solo di assistere allo spettacolo, ma anche di visitare il museo e di vivere la Fattoria Urbana delle Marionette prima o dopo la rappresentazione. Il cartellone 2025/2026 propone titoli amati e grandi novità: si inaugura il 4 e 5 ottobre con Il Gatto con gli Stivali della Compagnia Tieffeu di Perugia e prosegue con spettacoli che spaziano da Pinocchio a Sandokan, dai burattini della tradizione alle invenzioni contemporanee, con compagnie ospiti provenienti da tutta Italia. Il mese di dicembre sarà dominato dall’atteso ritorno dello Schiaccianoci, in una versione natalizia firmata dalla Fondazione Grilli, mentre a febbraio debutterà in prima nazionale la nuova produzione Biancaneve e i 7 nani. Non mancheranno gli appuntamenti speciali, come la Festa di Halloween e la Befana di Gianduja, i laboratori pomeridiani per bambini, la masterclass per giovani attori di teatro di figura, oltre a un fitto calendario di spettacoli e attività riservati alle scuole. “Giorni di Festa” è dunque un invito a entrare in un mondo dove i fili invisibili del teatro di figura tengono unita la memoria con il presente, dove l’arte si fa gioco, e il gioco diventa eredità culturale. È un’occasione per ritrovarsi insieme, generazioni diverse, davanti allo stupore di un gesto che anima il legno e la stoffa, e che a Torino, grazie alla famiglia Grilli, continua a raccontare storie da quasi ottant’anni. www.marionettegrilli.it    PROGRAMMA  OTTOBRE 2025 Sabato 4 e Domenica 5 – Il Gatto con gli Stivali (Compagnia Tieffeu Perugia) – pupazzi animati a vista Sabato 11 e Domenica 12 – Vi racconto Pinocchio (Fondazione MG) – pupazzi animati a vista Sabato 18 e Domenica 19 – Sandokan, le avventure di un pirata buono! (Fondazione MG) – pupazzi animati a vista Sabato 25 e Domenica 26 – Piccole storie in Technicolor (Teatro dei Colori, Avezzano) – teatro su nero Venerdì 31 – Festa di Halloween con spettacolo, animazione e golosità  NOVEMBRE 2025 Sabato 1 e Domenica 2 – Gianduja nel castello di Halloween (Fondazione MG) – burattini tradizionali Sabato 8 e Domenica 9 – La ciambella addormentata (Teatro Nata, Arezzo) – teatro d’attore e pupazzi Sabato 15 e Domenica 16 – Giovannin senza paura (I Pupi di Stac, Firenze) – burattini Sabato 22 e Domenica 23 – Pulcinella in favola (Teatro San Carlino, Roma) – burattini tradizionali Sabato 29 e Domenica 30 – I musicanti di Brema (Teatrino dell’Erbamatta) – pupazzi animati a vista  SPECIALE DICEMBRE – SCHIACCIANOCI Babbo Natale nel magico mondo di Schiaccianoci Spettacolo con marionette e attore – Regia di Augusto Grilli (Fondazione MG) Repliche: 6-7, 13-14, 20-21, 24, 26-28 dicembre Repliche scolastiche: 9-19 dicembre ore 10.00  GENNAIO 2026 Sabato 3 e Domenica 4 – Schiaccianoci e il Re dei Topi (Fondazione MG) – marionette Martedì 6 – Festa della Befana con Gianduja e la Calza Magica (Fondazione MG) – burattini tradizionali Sabato 10 e Domenica 11 – Gianduja e i libri magici (Fondazione MG) – marionette Sabato 17 e Domenica 18 – Il Re Leone e l’Elefante (Fondazione MG) – pupazzi animati a vista Sabato 24 e Domenica 25 – La Bella Addormentata nel Bosco (Fondazione MG) – pupazzi animati a vista Sabato 31 – Il brutto anatroccolo – Una favola di piume (Fondazione MG) – teatro d’attore e oggetti  FEBBRAIO 2026 Domenica 1 – Il brutto anatroccolo – Una favola di piume (Fondazione MG) – teatro d’attore e oggetti Sabato 7 e Domenica 8 – Hansel e Gretel (Fondazione MG) – marionette Sabato 14 e Domenica 15 – Gianduja al circo delle marionette (Fondazione MG) – marionette Sabato 21 e Domenica 22 – La Bella Fiordaliso e la Strega Tirovina (Alberto de Bastiani, Treviso) – burattini Sabato 28 – Debutto nazionale Biancaneve e i 7 nani (Fondazione MG) – spettacolo con marionette, regia di Augusto Grilli  MARZO 2026 Repliche Biancaneve e i 7 nani: Domenica 1, Sabato 7, Domenica 8, Sabato 14, Domenica 15, Sabato 21 e Domenica 22  

GOLF E SOLIDARIETÀ CON IL TROFEO PAIDEIA. RACCOLTI 38.000 EURO A FAVORE DEI FRATELLI E SORELLE DI BAMBINI CON DISABILITÀ

Si è svolta martedì 16 settembre presso il Circolo Golf Torino La Mandria la nona edizione del Trofeo Paideia, la tradizionale gara di golf solidale organizzata dalla Fondazione Paideia, che da oltre trent’anni è al fianco delle famiglie con bambini con disabilità. Un evento che ha saputo unire sport, condivisione e solidarietà, e che ha permesso di raccogliere 38.000 euro destinati al progetto Siblings, dedicato al sostegno psicologico ed educativo dei fratelli e delle sorelle di bambini con disabilità.   “Le donazioni raccolte in questa giornata saranno destinate al progetto Siblings, attraverso il quale offriamo un supporto dedicato ai fratelli e alle sorelle di bambini con disabilità, che si trovano ad affrontare diverse sfide nel proprio percorso di crescita", ha dichiarato Fabrizio Serra, Segretario generale di Fondazione Paideia.   "Per sostenerli nelle varie fasi del processo evolutivo creiamo spazi protetti, individuali e di gruppo, in cui possano sentirsi liberi di esprimere i propri sentimenti e di vivere lo scambio tra pari. Ringraziamo tutti i giocatori e le giocatrici, e le aziende che hanno contribuito al successo dell’evento. Da 9 anni questa giornata è un bellissimo momento di sport e amicizia, ma soprattutto un’occasione per essere concretamente accanto a tante famiglie che vivono ogni giorno la fragilità”.   I vincitori del Trofeo Paideia 2025 Alla competizione hanno preso parte 80 giocatori e giocatrici, divisi in squadre da quattro che si sono sfidati su un percorso avvincente in formula 2 best ball. Al termine della giornata, sono stati premiati: 1° posto netto Marco Durante, Roberto Maschio, Riccardo Prete e Michail Ivanov 1° posto lordo Alberto Campanile, Edoardo Ferrara, Luca Di Tanno e Fabrizio Aprile   Il Trofeo Paideia 2025 è stato realizzato con il contributo di: Circolo Golf Torino La Mandria, Tramezzino.it, Lorenzo e Paola Monticone, Mattioli, Cafran, Ruliano, Alkemy, iRobot, Deltatre, Vanni, GMT Holding di Investimenti, Compagnia dei Caraibi, Sisley Paris, Nital, Altea, Intexo Srl, Verdelilla, Lavazza, Gioielleria Granmadre, Sant’Agostino, Tartuflanghe, Ferrino, BEM, Deltatre Innovation Lab, Catella Fratelli Marmi, Haston & Aston, Agenzia Antonelliana – Reale Mutua Assicurazioni, Ski Team Sauze, Cordero di Montezemolo, Piazza San Carlo, K-way, Farmacia Vecco, Il Caseificio Pugliese, The Longevity Suite, Maison della Nocciola, G.A.F., Wittitalia, Campidonico, Bongiovanni, Valmora, Gruppo Koelliker, Ersel, Galup, Sial.  

BIRRA METZGER. LA BIRRA DI TORINO DAL 1848. RIAPRE IN VIA CATANIA LO STORICO BIRRIFICIO

Da quasi due secoli Metzger è sinonimo di birra torinese e la storia della Birra Metzger è parte integrante dell’identità industriale e culturale della città. Oggi il marchio Metzger – che nel 1975 era stato ritirato dal mercato ed aveva tentato una ripartenza dal 2018 al 2024 - rivive grazie alla nuova visione dell’imprenditore Marco Bianco. La storica birra torinese - «liquido amaro dissetantissimo e nutrichevole dal sapore speciale», come la definiva Karl Metzger nel 1848, riparte dal birrificio di Via Catania, completamente rinnovato.  L’obiettivo è semplice: proporre una birra autentica e di qualità, capace di unire tradizione e innovazione che possa occupare un posto speciale sulle tavole e nei cuori dei torinesi e di chi ama bere bene. Il progetto (ri)nasce nella primavera 2025 quando Marco Bianco, che per anni ha guidato l’azienda di famiglia Equilibra, esce dall’azienda, nel frattempo venduta ad Unilever, e decide di investire in Birra Metzger, ricomprando il marchio ed acquistando il birrificio. Ad affiancarlo ci sono Guido Palazzo (Coordinamento, Marketing e Comunicazione) Davide Masoero (Vendite) ed in produzione i birrai Pietro Lanzilotta e Francesco Giacomelli con la supervisione ed il supporto tecnico di Giampaolo Tonello. In un’ottica di apertura al territorio e di condivisione dei saperi (e dei sapori) l’idea è di aprirsi alle collaborazioni con altre realtà produttive: i primi a farlo sono stati Riccardo Miscioscia del birrificio La Piazza dei Mestieri di Torino e Alessio Gatti del birrificio Canediguerra di Alessandria che hanno collaborato rispettivamente alla creazione della ricetta della Helles Lager e della Modern IPA. Birra Metzger ritrova così la sua identità attraverso una filosofia produttiva contemporanea che unisce artigianalità Premium e sostenibilità, basata sull’impiego di materie prime selezionate – cereali e luppoli di alta qualità – sull’uso di fusti in acciaio e vetro a rendere, su etichette in carta riciclata con adesivo wash off e su pratiche mirate alla riduzione degli sprechi idrici e al rispetto della filiera. La nuova birra Metzger nasce da una lavorazione artigianale attenta, dalla rigorosa selezione delle materie prime e da un’interpretazione contemporanea degli stili birrari, alla ricerca di eleganza e armonia tra i sapori. Affondando le radici nella tradizione brassicola tedesca, guarda al presente con l’obiettivo di proporre birre dall’identità chiara, semplici, piacevoli e di alta bevibilità, capaci di essere accessibili a tutti. Il ritorno di Metzger passa, oggi attraverso la realizzazione di 6 nuove birre, 6 nuove ricette pensate per diversi momenti di consumo e con un’identità chiara: qualità, autenticità e alta bevibilità. Bionda - Lager Helles – Limpida e scorrevole, la bionda quotidiana per ogni momento Weiss classica – Dorata, classicamente opalescente, fresca e speziata. Ambrata Vienna Lager – Ricca, equilibrata, con note tostate e frutta secca Modern IPA – Agrumata, tropicale, fresca e contemporanea Bock – Intensa, caramellata, dal gusto pieno Doppel Bock – Corposa, scura, di grande carattere   Il canale di vendita sarà l’ HO.RE.CA, con i seguenti confezionamenti: fusti alluminio da 20 litri (a rendere), bottiglie da 33cl e 75cl (con servizio di ritiro e riutilizzo) e lattine. Sono già in programma per il 2026 nuove referenze. Il birrificio non sarà solo un sito produttivo ma un vero e proprio centro di cultura della birra, in relazione con la città. Nei prossimi mesi verranno attivati incontri, corsi e visite guidate dedicati a tutti coloro che vogliono scoprire i segreti della birra Dal 3 al 5 Ottobre è in programma il Metzger Fest, tre giorni, tra iniziative gratuite su prenotazione, degustazioni e incontri, la prima vera occasione per il pubblico per visitare il sito produttivo e apprezzare le nuove ricette Metzger.  Ogni secondo sabato del mese, a partire dall’11 ottobre, è in programma un walking tour tra le vie del borgo Rossini: “Dall’Art Nouveau alla birra di Torino”. Un percorso nell’Art Nouveau che racconta la trasformazione del quartiere dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri, tra tradizione e innovazione. La visita si concluderà presso il birrificio Metzger, con una visita guidata e una degustazione. Il calendario completo degli eventi, in continuo aggiornamento, è disponibile su www.metzger1848.com.   METZGER. UNA STORIA TORINESE DAL 1848 La storia ha inizio nel 1848, quando Karl Metzger, mastro birraio alsaziano, fonda la Società. nel quartiere Valdocco, sfruttando le acque pure della Dora Riparia. Nel 1862 l’azienda si trasferisce in via San Donato 68, destinata a diventare uno dei principali poli birrari cittadini. Con il figlio Francesco Giuseppe, formato nelle fabbriche tedesche, l’impresa conosce un nuovo slancio, nel 1898 ottiene la medaglia d’oro all’Esposizione dell’Industria Italiana di Torino e si afferma a livello nazionale. All’inizio del Novecento la società si amplia grazie al progetto dell’architetto Pietro Fenoglio, maestro del Liberty torinese, che trasforma lo stabilimento di Via San Donato in un gioiello di architettura industriale. Negli anni Trenta, in piena politica autarchica, la Metzger cresce ulteriormente ed esporta persino nelle colonie africane. La birra Metzger è protagonista delle serate al Santopalato, la prima taverna futurista d’Italia, accanto a pietanze dai nomi evocativi come brodo solare e aerovivanda. Nonostante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, la produzione continua e raggiunge i 65.000 ettolitri annui, con oltre cento addetti tra operai e impiegati. Dopo il conflitto, però, il birrificio entra in una fase di progressiva trasformazione societaria e il marchio viene acquisito da una multinazionale e gradualmente ritirato fino alla scomparsa dal mercato nel 1975. L’edificio di via San Donato, oggi sede di un supermercato, resta una testimonianza di grande valore storico e culturale.   L’IMMAGINE DI BIRRA METZGER Birra Metzger ha una lunga tradizione di comunicazione legata alla sua immagine pubblicitaria d’avanguardia. Negli anni Trenta l’artista futurista Nicolay Diulgheroff ridisegna la celebre “M” in chiave razionalista, mentre lo slogan “Chi beve birra campa cent’anni” diventa simbolo di una comunicazione innovativa e coraggiosa. Fedele a questo DNA, tutta la nuova immagine di birra Metzger parte dalla M di Diulgheroff, che campeggia nel birrificio e sulle nuove bottiglie di vetro. Altra icona identitaria del brand è l’elefantino, storico simbolo di Birra Metzger, non è un semplice elemento decorativo ma simbolo di forza, affidabilità e continuità con il passato.   LA BIRRERIA METZGER La rinascita del marchio Metzger rappresenta il recupero di un patrimonio torinese che ha segnato la storia brassicola italiana e che oggi, con la stessa passione di un tempo, si proietta nel futuro. Questa l’idea di Marco Bianco, condivisa dalla storica famiglia torinese Beccuti, già impegnata nella gestione dell’azienda di famiglia Costadoro, che nel 2023 ha creato, adiacente al birrificio al civico 45, la Birreria Metzger. Il locale unisce architettura industriale e design contemporaneo, con soffitti alti, dettagli curati e un’atmosfera accogliente. Al centro dell’esperienza c’è il nuovo corner hi-fi, uno spazio dedicato agli amanti della musica in alta fedeltà, dove è possibile ascoltare selezioni musicali curate mentre si gustano birre e piatti locali. Grazie a impianti audio di qualità e ad un ambiente intimo e confortevole, il corner hi-fi trasforma ogni visita in un’esperienza sensoriale completa, unendo gusto, storia e musica in un contesto unico e innovativo.   www.metzger1848.com
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