NEWS

GAYA-GAYA 2025: IL FESTIVAL GIAPPONESE CHE TRASFORMA TORINO IN UN VILLAGGIO NIPPONICO

Mercato Centrale Torino | 30 Maggio – 2 Giugno 2025  Dal ramen di Chef Hiro ai samurai direttamente dal set di Kill Bill… passando per la cerimonia del tè: Torino incontra il Giappone con il festival GAYA-GAYA 2025. Dal 30 maggio al 2 giugno, il Mercato Centrale si trasforma in un crocevia di suoni, sapori e rituali giapponesi, grazie ad una manifestazione che porta tutta l’energia e l’atmosfera tipica del Giappone contemporaneo – e tradizionale – nel cuore della città. Non una semplice rassegna, ma un’esperienza immersiva tra tamburi ancestrali, cerimonie del tè, samurai in azione e profumo di ramen appena servito. GAYA-GAYA, il festival della cultura giapponese, è organizzato da Ramen Bar Akira e ideato da Akira Yoshida, ex calciatore e oggi imprenditore della ristorazione e proprietario di 10 ristoranti in alcune importanti città italiane. L’evento, che nella sua prima edizione ha richiamato quasi 11.000 visitatori, promette anche quest’anno un’immersione autentica nel cuore della tradizione nipponica. IL PROGRAMMA, TRA CULTURA, SPETTACOLO E SAPORI AUTENTICI Il cartellone di GAYA-GAYA 2025 è pensato per soddisfare appassionati, curiosi e famiglie: tra workshop, corsi di cucina, spettacoli e performance, ogni visitatore potrà costruirsi la propria esperienza personalizzata. Ospiti d’eccezione: Chef Hiro, celebre volto televisivo che guiderà gli spettatori in un viaggio culinario attraverso il ramen e altri piatti iconici. Takuya Taniguchi, maestro del wadaiko, il tamburo giapponese, porterà in scena potenti ritmi ancestrali. Kamui Samurai Artists, acclamati performer noti per le loro coreografie con spade katana, offriranno un'esperienza immersiva nella tradizione guerriera nipponica. Tra i protagonisti dell’esibizione anche il maestro Tetsuro Shimaguchi, attore e coreografo di arti di Samurai che ha curato le scene di combattimento nell'opera di Quentin Tarantino Kill Bill. Kenta Suzuki, esperto di cultura, racconterà il Giappone da una prospettiva autentica e contemporanea. Mika Kobayashi, cantante e cantautrice giapponese famosa per numerose sigle di anime giapponesi.   Tra i momenti più attesi, la cerimonia del tè giapponese con la maestra Tomoko, una pratica spirituale che unisce estetica, calma e consapevolezza, capace di incantare gli spettatori con la sua eleganza e solennità. Non mancheranno stand tematici dove acquistare gadget originali (Todoku Japan), esplorare il mondo delle librerie nipponiche (Binaria), assaggiare bevande tipiche come il sake (Shibataya) e lo shochu (Bere Giapponese by Luca Rendina), oppure scoprire l’inconfondibile gusto della Kewpie Mayonnaise, icona del food giapponese. Per i più piccoli e per chi ama le tradizioni popolari, sarà disponibile anche il divertente gioco del Super Ball Sukui, una pesca di palline colorate con retini di carta, presente in tutte le feste giapponesi estive. GAYA-GAYA, parola onomatopeica che in giapponese descrive un ambiente affollato, animato, pieno di energia è pronto a portare tra i banchi del Mercato Centrale di Torino un’ondata di suoni, gusti, colori e storie direttamente dalla terra del Sol Levante. Akira Yoshida, fondatore del progetto, ha un obiettivo preciso: “Non serviamo solo cibo, ma anche storia e tradizione. GAYA-GAYA nasce proprio con l’intento di avvicinare due culture, creando un contesto inclusivo, ricco di stimoli e adatto a tutte le età. Un’occasione unica per sperimentare la cultura giapponese in tutte le sfaccettature. Dopo Torino, l’evento proseguirà il suo viaggio in altre città italiane, con l’ambizione di superare i 15.000 visitatori già nel 2025, e puntare all’estero dal 2027”.   GAYA-GAYA 2025: Mercato Centrale Torino dal 30 Maggio al 2 Giugno 2025 ORARIO: Venerdì 30 maggio: dalle 18 alle 23 - Sabato 31 maggio: dalle 10 alle 23 - Domenica 1 giugno: dalle 10 alle 23- Lunedì 2 giugno: dalle 10 alle 22 Ingresso gratuito (salvo attività speciali su prenotazione) per info e prenotazioni: info.torino@mercatocentrale.it https://ramenbarakira.com/gaya-gaya-japan-fest/

LE DIVISAMENT DOU MONDE: DISEGNI ITALIANI SULL’ESTREMO ORIENTE

LE DIVISAMENT DOU MONDE: disegni italiani sull’Estremo Oriente Arriva in Cina la mostra di disegni dedicata al grande esploratore Marco Polo, in occasione dei 700 anni dalla sua morte   Dall’8 maggio al 31 luglio 2025 China Academy of Art, Hangzhou   Dall’Italia alla Cina, proprio come i viaggi che resero celebre Marco Polo nel XIII secolo, arriva al China Academy of Art di Hangzhou Le Divisament dou Monde: disegni italiani sull’Estremo Oriente, la nuova mostra di Fondazione Garuzzo realizzata in occasione del settecentenario della morte del grande esploratore veneziano.   Ideata per celebrare il viaggio e l’eredità culturale di Marco Polo attraverso il linguaggio immediato, intimo e universale del disegno, la mostra sarà inaugurata l’8 maggio 2025 presso il China Academy of Art di Hangzhou, uno dei centri culturali più importanti e dinamici della scena artistica cinese. Curata da Angela Tecce, l’esposizione è realizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e l’Ambasciata d’Italia a Pechino.   Attraverso una raffinata selezione di opere su carta di 44 artisti, Le Divisament dou Monde mette in dialogo una serie di disegni realizzati da artisti italiani, dai Maestri fino ai giovani emergenti più interessanti e accreditati, in un percorso che indaga l’influenza visiva, culturale e simbolica dell’Estremo Oriente sull’arte contemporanea italiana. Il disegno, linguaggio fondante per la comprensione e la rappresentazione del mondo, assume così un ruolo centrale in un dialogo culturale profondo e aperto. La scelta di un medium così specifico è dettata anche della grande tradizione e sensibilità che la Cina testimonia verso il disegno e la calligrafia, un’attenzione che né gli sviluppi tecnologici né la relativa apertura verso le forme visive più occidentali sono riuscite in alcun modo a minare; il disegno e il lavoro su carta continuano a mantenere sempre uno statuto di primissimo livello e costituiscono, pur nelle loro varianti e sperimentazioni più recenti, uno specchio della cultura cinese contemporanea. Le opere, alcune realizzate appositamente per il progetto, sono pensate come un omaggio allo spirito di esplorazione, osservazione e conoscenza che animò il viaggio di Marco Polo.   Il titolo della mostra è tratto dalla prima versione che ci è giunta del Milione in lingua franco-veneta, Le Divisament dou Monde, ovvero la descrizione del mondo: come Marco Polo volle raccontare le meraviglie a cui aveva assistito viaggiando e abitando luoghi così «altri» e lontani, così la mostra intende offrire, attraverso il disegno, uno spaccato del nostro immaginario influenzato dalla millenaria cultura d’oriente e dalle tante e diverse relazioni che ad essa ci legano da secoli.   Le Divisament dou Monde è un invito a esplorare non solo ciò che l’Oriente ha rappresentato per l’Italia e per l’arte, ma anche come la memoria di quel viaggio continui a influenzare la nostra percezione del mondo, in un continuo intreccio di visioni, segni e narrazioni.   La Fondazione Garuzzo, ente culturale senza fini di lucro con sede a Torino, nasce nel 2005 da un’idea di Rosalba e Giorgio Garuzzo con l’impegno di contribuire alla conoscenza e alla valorizzazione dell’arte contemporanea italiana attraverso la realizzazione di mostre di carattere nazionale e internazionale, scambi tra Paesi, residenze, premi, e progetti destinati a promuovere il lavoro di maestri, artisti giovani ed emergenti. Oltre 1000 opere esposte in 19 paesi in tutto il mondo, 500 gli artisti raccontati e 13 i premi internazionali assegnati a 47 giovani: sono questi i numeri della Fondazione Garuzzo che quotidianamente lavora con impegno e passione per dare valore all’arte e gli artisti del nostro Paese. La Fondazione sviluppa partnership e collabora con tutti i soggetti istituzionali che diffondono la cultura italiana nel mondo, in particolare il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Cultura. Ha sviluppato rapporti culturali con l’Oriente e con la Cina grazie alla realizzazione di numerose mostre congiunte e alla firma di accordi pluriennali che l’hanno portata a far parte, dal 2017, dell’ente intergovernativo Forum Culturale Italia – Cina e, dal 2019, della piattaforma Silk Road International Alliance of Art Museums and Galleries.   Le Divisament dou Monde: disegni italiani sull’Estremo Oriente China Academy of Art- Hangzhou Dall’8 maggio al 31 luglio 2025 Inaugurazione 8 maggio 2025   Mostra realizzata da: Fondazione Garuzzo Con il supporto di: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ambasciata d’Italia a Pechino, Istituto Italiano di Cultura di Pechino, Istituto Italiano di Cultura di Shanghai In collaborazione con: ICCF- Italy China Council Foundation, Camera di Commercio Italiana in Cina. Con il contributo di: FlyRen Energy Group   www.fondazionegaruzzo.org

LEGAMI DI CUORE: RITRATTI DI FAMIGLIA IN RSA PER LA FESTA DELLA MAMMA

La Festa della Mamma ha acquisito quest’anno un significato speciale all’interno delle strutture per anziani di emeis che hanno organizzato un’iniziativa emozionante per gli ospiti e le loro famiglie.   "Legami di Cuore", un progetto pensato per celebrare l’amore in tutte le sue forme, ha visto le mamme, le nonne e le altre ospiti delle RSA protagoniste di uno shooting fotografico unico, insieme ai loro figli, nipoti e pronipoti. L’obiettivo di questa iniziativa non è solo regalare un momento di bellezza e divertimento, ma creare un ricordo tangibile, un tesoro da custodire per sempre. Le fotografie, realizzate dal fotografo Vincenzo Solano, ritraggono i legami affettuosi che uniscono le generazioni e raccontano storie di vita, connessioni familiari che vanno oltre il tempo. Sorrisi e abbracci sono stati catturati dall’obiettivo dalla macchina fotografica, diventando un pezzo di storia personale e collettiva. Un’occasione per fermare il tempo e celebrare i legami che rendono la vita speciale.   Le fotografie di "Legami di Cuore" diventeranno una mostra digitale visibile online, sul sito di emeis e sui suoi canali social. La mostra vuole essere una testimonianza del valore dei legami familiari e dell’importanza di conservare i ricordi più preziosi. Alessandra Taveri, CEO di emeis, racconta: “Questa iniziativa non è solo un modo per festeggiare la Festa della Mamma, ma anche un dono per tutte le famiglie coinvolte. Ogni ritratto diventa un simbolo di amore immenso, un ricordo indelebile da condividere, custodire e tramandare di generazione in generazione. Un regalo che va oltre la bellezza delle immagini: è un pezzo di cuore che resta nelle mani di chi ha avuto il privilegio di vivere quel momento”.   Le RSA coinvolte nell’iniziativa sono: Torino (TO). Residenza Richelmy Torino (TO). Residenza Giardino degli Aironi Grugliasco (TO). Residenza Consolata  Asti (AT). Casa Mia Asti Segrate (MI). Residenza San Felice Belgirate (VB). Residenza Arcadia   www.emeisitalia.it

TEDXTORINO “CLOSE TO ME” ABITARE IL MOMENTO, VIVERE LA PRESENZA

Torino – Teatro Regio, 26 maggio 2025 Ore 20:45 Il potere delle idee parla un linguaggio universale e gli eventi TED, celebri in tutto il mondo per la loro capacità di portare sul palcoscenico internazionale le idee che meritano di essere diffuse, continuano a illuminare il percorso della trasformazione personale e collettiva. In un mondo che corre senza sosta, dove il frastuono delle notifiche e la frenesia quotidiana minacciano il contatto umano e la consapevolezza di sé, arriva TEDxTorino 2025 “Close to me” a calendario lunedì 26 maggio 2025 nel capoluogo piemontese. Un invito a fermarsi per recuperare il valore insostituibile dell’essere presenti. Una conferenza a più voci per riscoprire la potenza dell’esserci, con tutto ciò che siamo. Lo storico Teatro Regio di Torino aprirà il sipario sui talk di 10 speaker, tutti con qualcosa di importante da dire, per riflettere insieme esplorando le varie sfumature della presenza: la riconnessione con il proprio corpo, il pensiero libero dai rumori esterni, l’accoglienza delle emozioni, la capacità di ascoltare davvero l’altro per costruire legami, realtà e comunità più consapevoli e unite. Tra gli speaker che saliranno sul palcoscenico di TEDxTorino, a portare la propria una visione audace e la personale esperienza trasformativa, ci saranno: Tra gli speaker che saliranno sul palcoscenico di TEDxTorino, a portare la propria visione audace e la personale esperienza trasformativa, ci saranno: Brunello Cucinelli – Imprenditore, filosofo e pioniere del "capitalismo umanistico", ha trasformato il borgo umbro di Solomeo in un simbolo di armonia tra impresa, cultura e dignità umana. Jilda Lakot – Sopravvissuta ai conflitti in Uganda, ha fondato la Jackfruit Foundation per offrire istruzione, salute e speranza ai bambini più vulnerabili.​ Valerio Berruti – Artista che fonde affresco, scultura e animazione, cattura l'essenza dell'infanzia in opere poetiche esposte in tutto il mondo.​ Evelina Christillin – Storica e manager culturale, ha guidato istituzioni come il Museo Egizio di Torino e ha rappresentato l'Italia nei vertici dello sport e della cultura internazionale.​ Davide Rossi – Violinista, produttore e arrangiatore, ha collaborato con alcune tra le più influenti band della scena musicale internazionale, tra cui Coldplay, The Verve, Goldfrapp, Moby e Depeche Mode. Ico Migliore e Mara Servetto – Architetti e designer di fama internazionale, tre volte premio Compasso d’Oro, con lo studio Migliore+Servetto firmano interventi per importanti destinazioni culturali come il Museo Egizio di Torino, il Museo Chopin a Varsavia e l’ADI Design Museum di Milano e progetti di design urbano, tra cui l’allestimento e l’identità della città per le Olimpiadi Torino 2006. E poi ancora: Nicoletta Carbotti, architetta e interior designer, Federico Sirianni, cantautore, Agostino Riitano, manager culturale, autore e saggista, Laura Calzà, medico chirurgo specialista in Endocrinologia, Federica Siotto, “Engineer of the Year" tra le giovani promesse di Airbus.     Ognuno di loro contribuirà a formare un mosaico di racconti e riflessioni che parlano di presenza, umanità e cambiamento. Un’occasione imperdibile per riprendere in mano il nostro “adesso” abbracciando ogni attimo con attenzione e partecipazione. TEDxTorino. Sii presente. Sii close to me. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, visita il sito ufficiale www.TEDxtorino.com

SILVIO GEUNA. MEMORIE DI UN EROE DELLA RESISTENZA

A quasi cinquant’anni dalla prima edizione torna in libreria “Le rosse torri di Ivrea”, il libro di memorie di Silvio Geuna, eroe piemontese della Resistenza e cittadino onorario della città di Torino. Silvio Geuna, come ben tratteggiato nella prefazione del suo libro scritta dallo storico e giornalista Andrea Parodi, fu dirigente del Comitato militare del CLN piemontese e venne catturato insieme ai suoi compagni, tra i quali Valdo Fusi, dai fascisti il 31 marzo 1944, proprio mentre con gli altri dirigenti partigiani partecipava ad una riunione nel Duomo di Torino. Subì il famoso Processo di Torino e venne condannato all'ergastolo; alla lettura della sentenza Silvio Geuna, scapolo, chiese invano di essere fucilato al posto del generale Perotti. Padre Costituente, Deputato, Assessore per il Comune di Torino e caporedattore della RAI di Torino, Silvio Geuna è certamente un eroe della Resistenza e per il suo valore ha meritato la medaglia d’argento al Valor Militare e due croci al Merito di guerra per attività partigiana; è cittadino onorario della città di Torino. Ne “Le Rosse Torri di Ivrea - Le «mie Prigioni» di un combattente della Resistenza”, edito per la prima volta nel 1977, l’autore rivive, dopo oltre trent’anni, memorie, vicende e impressioni scritte nel 1944, nelle notti di prigionia in una buia cella del Castello d’Ivrea. La prefazione è certamente amara: ma, anche se posta all’inizio di avvenimenti vecchi di un terzo di secolo, essa è assolutamente attuale e tradisce delusione e sconforto per un mondo, sognato allora dietro le inferriate galeotte – come l’autore le chiama - e in tanta parte non realizzatosi nella realtà presente. Il diario è vivo, vario: dall’episodio dell’arresto dei membri del I Comitato Militare nel Duomo di Torino, all’interrogatorio in Questura, al periodo di isolamento sotto i tedeschi fino all’incontro e alla convivenza con i galeotti comuni e alla rocambolesca evasione. La narrazione è permeata di humor, in tanti episodi di ogni giorno, nella stagnante vita ergastolana. Altre volte divaga in ricordi, ricchi di poesia, anche sentimentali, dell’infanzia, della prima giovinezza, della vita con le stellette, o ci presenta il detenuto che si ripiega in sé stesso e fa della sua solitudine e di una profonda spiritualità interiore le ragioni per accettare la prova. Sono pagine che svelano il temperamento dell’autore, impulsivo, combattivo, che non accetta violenze, ma che mostrano anche la sua capacità di comprendere gli altri, di amarli quanto più disgraziati o anche colpevoli. È insomma la testimonianza di un uomo che crede e, conseguentemente, pensa che vivere voglia dire «servire». https://www.atenedelcanavese.it/silviogeuna/   ATENE DEL CANAVESE, casa editrice di San Giorgio Canavese, da anni lavora sul territorio piemontese per far conoscere luoghi, personaggi, vicende storiche. Con la pubblicazione e la riedizione di volumi si propone di mantenere viva la conoscenza e la memoria per tenere aperto un dialogo tra passato e presente, offrendo anche alle nuove generazioni la possibilità di confrontarsi con situazioni sempre di grande attualità. Romanzi, saggi, racconti che contribuiscono a diffondere storie nella Storia di un territorio e delle vicende che lo hanno attraversato. Strumenti utili anche in ambito scolastico per riflettere su eventi importanti attraverso le persone che li hanno vissuti in prima persona, per avvicinare i più giovani a un passato che sta diventando sempre più distante ma che è sempre più presente.

NIVÀ: UNA STORIA DI FAMIGLIA, UN’ECCELLENZA DEL GELATO ARTIGIANALE

Nuova apertura Piazza Vittorio Veneto 8, Torino   Ci sono storie che nascono dall’amore per la genuinità e la tradizione, come quella di Nivà, una realtà familiare iniziata quasi quarant’anni fa sotto una buona stella – quella Michelin – con il ristorante “Bontan”, aperto da Diana De Benedetti e Silvio Rivolta sulla collina torinese nel 1988. Da allora, l’amore per le materie prime di qualità è la base di un progetto che oggi unisce due generazioni e otto gelaterie tra Torino, la città dove tutto è iniziato, Cannes, Porto e Lisbona. In questi giorni Nivà ha spostato la sua storica gelateria di Piazza Vittorio Veneto dall’altro lato della piazza, al nr. 8.  Il nuovo locale, più grande, incarna perfettamente lo spirito di Nivà e, in uno dei luoghi più figurativi e amati della città, unisce la solidità della tradizione sabauda con la creatività delle nuove generazioni, offrendo ogni giorno prodotti che raccontano una storia autentica fatta di famiglia, passione e qualità.  Oggi il progetto Nivà è seguito da Diana e dai suoi figli, Dalia e Daniel, ognuno con il suo ruolo e tutti accomunati da un’unica grande passione, quella per il cibo. Grazie ai suoi viaggi, Dalia – ex concorrente di MasterChef, oggi foodteller e appassionata viaggiatrice – porta da Nivà nuovi concept e ispirazioni di gusto e rappresenta una fonte inesauribile di creatività e ricerca. Le sue storie di gusto prendono vita anche su Instagram: @daliarivolta. Daniel, molto spesso dietro il bancone, è l’anima creativa della famiglia e a lui è affidata anche la comunicazione del gruppo. A loro da molti anni si è unito Roberto, ex farmacista che, con grande sapienza mescola ingredienti e studia le ricette trasformando le idee di famiglia in gelati apprezzatissimi anche all’estero.   LA NUOVA GELATERIA NIVÀ IN PIAZZA VITTORIO VENETO: UN DIALOGO TRA STORIA E INNOVAZIONE Il nuovo locale incarna perfettamente l’anima del marchio: coniugare la tradizione con lo spirito contemporaneo. Le volte storiche dialogano con luci dal design organico e materiali moderni, senza contrasti netti. Elementi tecnologici e decorativi si integrano naturalmente, creando un ambiente immersivo. Il risultato è un luogo che supera la distinzione tra conservazione e innovazione, offrendo un'esperienza sensoriale unica. LE NOVITA’ PER L’ESTATE 2025 L’apertura della nuova gelateria porta con sé tre importanti novità che segnano un ulteriore passo avanti nella visione di Nivà: LA “CREMA REALE 1825". Un tributo alla Torino sabauda e, in particolare, a Piazza Vittorio Veneto, cuore elegante della città. La piazza – una   delle più grandi d’Europa tra quelle interamente porticate – iniziò a prendere questa forma nei primi decenni dell’Ottocento e vide completarsi la sua ristrutturazione proprio nel 1825. Il progetto urbanistico fu affidato all’architetto Giuseppe Frizzi, esponente del neoclassicismo torinese, che ideò uno spazio monumentale aperto verso il fiume Po, collegando armoniosamente la città storica con i nuovi quartieri in espansione. All’epoca, la piazza fu intitolata a Vittorio Emanuele I di Savoia e concepita come simbolo della rinnovata identità sabauda: ampie proporzioni, simmetria rigorosa, portici continui, facciate eleganti e un perfetto asse prospettico che culmina nella vista sulla chiesa della Gran Madre di Dio, costruita nello stesso periodo per celebrare il ritorno del re dall’esilio. Il gusto "Crema Reale 1825”, nato dopo un attento studio dei documenti dell’epoca, vuole rievocare quell’atmosfera regale attraverso una combinazione di sapori intensi e raffinati. Gli ingredienti scelti sono quelli più amati dai torinesi dell’Ottocento: lo zabaione, dolce tradizionale a base di uova e Marsala, la nocciola – eccellenza piemontese per antonomasia – e il cacao, all’epoca considerato un ingrediente prezioso e ricercato. Il risultato è un gusto sontuoso, cremoso, dalla struttura ricca e dal profumo avvolgente, che accompagna idealmente il visitatore in una passeggiata tra le arcate storiche di Piazza Vittorio Veneto. I NIVOTTI: IL GIANDUIOTTO SI FA GELATO. Tra le specialità più golose firmate Nivà spiccano i Nivotti, originali gianduiotti gelato preparati a mano, veri e propri gioielli di gusto. Realizzati nei tradizionali stampini da gianduiotto, racchiudono un cuore cremoso di gelato artigianale, avvolto da un sottile strato di cioccolato fondente. Un omaggio alla tradizione piemontese, reinterpretata con eleganza e creatività: i Nivotti uniscono la bontà del gelato fresco alla croccantezza del cioccolato, in un formato pratico, irresistibile e 100% artigianale. Perfetti come dessert, regalo o coccola da passeggio, sono un simbolo della dolce innovazione Nivà. LANCIO DEI GUSTI SUGAR-FREE. Nivà è tra le prime gelaterie in Italia a proporre una vera linea di gusti artigianali completamente senza zucchero, pensata per chi cerca leggerezza senza rinunciare al piacere. Il segreto? L’utilizzo di un suo sostituto naturale, di origine vegetale, a calorie zero, che – grazie all’attento bilanciamento curato da Roberto – permette di mantenere gusto pieno e consistenza cremosa. Una sfida tecnica e sensoriale vinta con successo, che amplia l’offerta Nivà con ricette innovative e adatte a tutti, anche a chi segue regimi alimentari controllati o semplicemente vuole sentirsi più leggero. IL GUSTO “MATCHA”, tra oriente e Piemonte. Nato da un viaggio in Asia di Dalia, Dalia si appassiona al the Matcha che porta nel gelato Nivà : una nuova sfumatura di sapore fresca, naturale, esotica. “Assaggeremo presto anche un gusto al sesamo nero, ingrediente ormai entrato da tempo nelle nostre cucine. Il sapore deciso di questa crema si identifica nelle sfumature calde del suo colore”. Dalia racconta questa e molte altre storie di gusto sul suo profilo Instagram @daliarivolta.   https://www.nivagelato.com/

“MI RICORDO QUEL 25 APRILE…”, I TESTIMONI DELLA LIBERAZIONE SI RACCONTANO IN UN VIDEO ALLE NUOVE GENERAZIONI

I testimoni diretti della fine della Seconda guerra mondiale e della caduta del regime fascista si raccontano alle nuove generazioni grazie all’iniziativa 'Mi ricordo quel 25 aprile...', promossa da Città di Torino, Città metropolitana di Torino e Museo Diffuso della Resistenza, con il sostegno di Fondazione CRT. Studentesse e studenti di due scuole secondarie hanno raccolto queste preziose testimonianze in un progetto audiovisivo, che sarà proiettato venerdì 11 aprile alle ore 18 al Polo del '900, nell’ambito del vasto programma di iniziative per le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione. Per l'assessora alla Cultura e l‘assessora alle Politiche educative della Città di Torino questo progetto rappresenta un ponte tra generazioni, che offre alle ragazze e ai ragazzi delle scuole coinvolte l’opportunità di svolgere un ruolo attivo nella raccolta e nella trasmissione della memoria. Il linguaggio audiovisivo, con la sua straordinaria capacità di restituire voci, volti ed emozioni, crea un legame empatico immediato tra i testimoni e il pubblico, permettendo di vivere con maggiore intensità quei racconti. Questo prezioso lavoro contribuisce a preservare e tramandare il coraggio e il sacrificio di chi ha lottato per la libertà, affinché non vengano mai dimenticati. Per il presidente del Museo Diffuso della Resistenza Daniele Jalla la memoria è una catena in cui ogni anello rappresenta una generazione. Se alcuni anelli mancano, si spezza per sempre. Conservare il ricordo non è un dovere, ma un’opportunità, una scelta consapevole di trarre dal passato insegnamenti utili per il presente e il futuro. Questo progetto ha permesso di mettere a confronto due generazioni attraverso le domande di oggi e le memorie di un ieri lontano ottant’anni, ma ancora incredibilmente attuale rispetto alle grandi sfide del nostro tempo. La realizzazione del progetto è stata affidata, in virtù della sua ultraventennale attività didattica svolta con le scuole, a Sottodiciotto Film Festival & Campus, che ha individuato le ragazze e i ragazzi a cui dare l’incarico di condurre le interviste e di fornire supporto alle riprese. Le riprese sono state precedute da due momenti di formazione, predisposti rispettivamente dal Museo Diffuso della Resistenza e da Sottodiciotto Film Festival: uno rivolto agli intervistatori sulle tecniche di raccolta delle testimonianze orali, l’altro al lavoro cinematografico con la troupe. Sono seguite poi quattro giornate di riprese su set allestiti negli spazi del Polo del ‘900 e della mostra “Combattere. Verso la Liberazione”, ospitata al Museo Diffuso della Resistenza. Il risultato finale - un mediometraggio di 40 minuti dal titolo “Ragazzi e ragazze: le domande di oggi, le memorie di ieri”, con il montaggio di Enrico Giovannone e le musiche originali di Paolo Dellapiana - ripercorre, attraverso le parole dei testimoni, gli anni della guerra dal 1940 al giorno della Liberazione. Pur nella diversità dei racconti e delle esperienze personali, tre temi si rincorrono nel film, ricordi indelebili che hanno segnato per sempre l’adolescenza dei ragazzini di allora: la fame e la carenza di ogni bene di prima necessità, gli attacchi aerei, vissuti con paura ma anche con incosciente curiosità infantile, e gli epiloghi sempre più sanguinosi degli scontri tra partigiani, fascisti e forze di occupazione, destinati, per molti di loro, a rappresentare il primo incontro con la morte. I ragazzi hanno dimostrato capacità e maturità straordinarie, hanno raccontato il direttore di Sottodiciotto Film Festival & Campus Enrico Verra e il regista Andrea Parena, che hanno curato le riprese con l’aiuto di un gruppo di studenti e studentesse dell’indirizzo audiovisivo dell’I.I.S. “Albe Steiner”. Il lavoro di Sottodiciotto sul set si è limitato il più possibile a un ruolo di accompagnamento, senza mai intervenire sulle domande e sui contenuti scelti dai giovani intervistatori, in modo da preservare la freschezza e la spontaneità del loro approccio con gli intervistati. Anche sotto il profilo tecnico, la particolarità dell’interazione tra due generazioni tanto distanti tra loro è sottolineata dal frequente utilizzo di inquadrature - non usuali nei documentari - che comprendono sia intervistatori che intervistati. I nove intervistati – Alba Bagnasco, Giorgio Bianchi, Carmela D’Arcano, Alina Guglielmino, Aristea Maggioni, Andreina Morino, Piero Padovani, Massimo Salvadori, Umberto Sartori – sono stati individuati dal Museo Diffuso della Resistenza in collaborazione con l’ANPI di Torino anche tra coloro che avevano aderito all’appello per la costruzione della “banca della memoria” lanciato attraverso l’iniziativa “Mi ricordo quel 25 aprile…”.  Le interviste sono state realizzate da Arianna Acuto, Emma Caselli, Amira Hamid, Ludovica Pezzella, Edoardo Grillo, Sara Binello e Chiara Robino, provenienti dalla scuola secondaria di I grado “Italo Calvino” (I.C.S. “Niccolò Tommaseo”), dall’I.I.S. “Albe Steiner” e dal Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Torino. La proiezione di “Ragazzi e ragazze: le domande di oggi, le memorie di ieri”, venerdì 11 aprile alle ore 18 al Polo del '900, è un evento gratuito, con accesso libero fino al raggiungimento della capienza massima.

EINSTEIN, SCIENZIATO DEL SECOLO. A GIOVEDÌSCIENZA LA LECTIO MAGISTRALIS DI PIERGIORGIO ODIFREDDI

Un viaggio nella mente di Albert Einstein, il più grande scienziato del Novecento, guidato da una delle voci più autorevoli della divulgazione italiana. Giovedì 24 aprile alle ore 17.30, la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino ospita Piergiorgio Odifreddi con la lectio magistralis Einstein, scienziato del secolo.   L’evento, dedicato agli insegnanti ma aperto a tutti, è organizzato dalla Fondazione TRG nell’ambito della 39ª edizione di GiovedìScienza. L’appuntamento fa parte di CONVIVIO – Esperienze di crescita e conoscenza, il ciclo di incontri dedicato all’approfondimento di tematiche ispirate agli spettacoli della stagione della Casa del Teatro, in un’atmosfera rilassata e informale. Il progetto nasce con l’intento di offrire momenti di riflessione culturale sul passato, il presente e il futuro, rendendo la Casa del Teatro un luogo di pensiero e dialogo. Un’iniziativa pensata per esplorare grandi temi, nella convinzione che il linguaggio teatrale sia uno strumento prezioso per la crescita di tutti. Ogni appuntamento di CONVIVIO è composto da tre momenti distinti:  - una lectio magistralis - a ingresso gratuito - a cura di un/una ospite speciale;  - un momento conviviale in cui, gustando un ottimo aperitivo, si potrà conoscere più da vicino l’ospite;  - lo spettacolo teatrale in linea con i temi affrontati dalla lectio.    Durante la lectio magistralis, Piergiorgio Odifreddi – matematico, logico e saggista, noto per la sua capacità di rendere la scienza una narrazione affascinante – condurrà i presenti tra le teorie e le intuizioni che hanno rivoluzionato la nostra visione dell’universo, dalle prime idee sul modello statico del cosmo fino alle più recenti scoperte premiate con il Nobel. A seguire sono in programma l’aperitivo conviviale aperto a tutti i partecipanti e l’anteprima dello spettacolo teatrale Albert eD io, ispirato alla figura di Einstein, coprodotto da Fondazione TRG/ Compagnia del Sole/ Fondazione Sipario Toscana Onlus, di Francesco Niccolini, con Flavio Albanese. Un viaggio emozionante e poetico che invita il pubblico a esplorare le profondità della scienza e della filosofia, a interrogarsi sul senso della conoscenza e a meravigliarsi di fronte all'ignoto.   L’ingresso alla lectio magistralis delle 17.30 è gratuito con prenotazione obbligatoria; il biglietto per aperitivo e spettacolo ha un costo di 15 euro. Per informazioni e prenotazioni: www.casateatroragazzi.it – biglietteria@casateatroragazzi.it – tel. 389/2064590.   Da diversi anni la Fondazione TRG, attraverso progetti legati al teatro e soprattutto a una ricca e variegata programmazione con spettacoli pensati per le famiglie, per i giovani e per le scuole, propone temi utili alla crescita delle nuove generazioni nella realtà contemporanea, dalla guerra all’etica, dalla giustizia alle nuove tecnologie, per coinvolgerle nel dibattito attuale e fornire loro strumenti utili per poter leggere e interpretare la realtà del presente.   GiovedìScienza, è lo storico ciclo di appuntamenti con la divulgazione scientifica realizzato dall’associazione torinese CentroScienza Onlus che da quasi quaranta edizioni svolge un ruolo cruciale nel trasmettere in modo efficace la complessità della scienza al grande pubblico. Ultimo appuntamento della 39esima edizione l’incontro dedicato agli insegnanti per poi ritrovarsi in autunno con la 40esima edizione.   www.casateatroragazzi.it - www.giovediscienza.it    
Prima << 6 7 8 9 10 Ultima 

Pagina 6 di 10