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30 ANNI DI MAU A TORINO, LA SPETTACOLARE GALLERIA D’ARTE ALL’APERTO CHE HA CAMBIATO IL VOLTO DEL QUARTIERE CAMPIDOGLIO

Dipingere un muro per raccontare una storia, per denunciare un’ingiustizia, per dare una voce potente al cambiamento, per rendere più bello un pezzo di città. È quello che è successo a Torino nel quartiere Borgo Vecchio Campidoglio dove, esattamente 30 anni fa, è iniziata l’avventura del MAU – Museo di Arte Urbana, il primo pionieristico progetto italiano per creare un insediamento artistico permanente all’aperto all’interno di un grande centro metropolitano. L’idea di Edoardo di Mauro, nata con il contributo di Carlo Giordano, Giovanni Sanna, Giacomo Soffiantino e Antonio Carena che per primi intravidero le potenzialità e la forza del progetto di didattica diffusa che nasceva dal basso con la gente del quartiere, oggi è realtà. 30 anni dopo i palazzi, le botteghe, i negozi e le saracinesche, le panchine del quartiere, che tra i suoi vicoli stretti e le case basse conserva inalterato il fascino originale di metà Ottocento, si sono trasformate nella tela di 100 artisti, italiani ed internazionali. Oggi il MAU è un meraviglioso museo all’aperto, uno scrigno di curiosità e bellezza dove l’arte vive e respira con il cambiamento della luce del sole. Il percorso, che si snoda attraverso le strade del quartiere, permette di scoprire 190 opere, 4000 mq, 100 artisti, giovani emergenti e artisti consolidati. Ciascun murale racconta una storia ed ognuno dei 200 murales merita di essere osservato da vicino. Il simbolo del MAU è il murale che si può osservare in via Musinè 25 lato parete su Corso Svizzera, realizzata da Mercurio Salvatore Lo Grasso, intitolata Canto Metropolitano. L’opera raffigura un fitto tappeto di foglie che lascia intravedere una figura umana, di cui viene celato il viso; questo murale è uno dei primi realizzati nel 1995, simbolo del museo per la sua indubbia qualità.  Non meno importante è l’opera realizzata da Sergio Ragalzi nel 2002, intitolata “Mosche”, che esorta l’umanità a stare attenta, perché l’estinzione potrebbe portare ad una supremazia degli insetti. Altri murales che portano un messaggio di tipo sociale sono ad esempio quello di Mono Carrasco, dal titolo Un altro mondo possibile, contro il razzismo (via Rocciamelone, fronte numero 16) e quello contro il femminicidio, Madonna di Kobane, realizzato da Diego Testolin sulla parete dell’oratorio della Chiesa di Sant’Alfonso (via Netro 3); toccano temi fortemente sociali le serrande di via Rocciamelone 1 dedicate alle donne afghane di Masoudeh Miri. Il MAU è un luogo unico e affascinante, nato anche grazie al consenso e al contributo degli abitanti e ai commercianti del quartiere Campidoglio che, condividendo l’idea che l’arte può riqualificare un territorio, stimolare dibattiti e ispirare, concedono le parteti dei propri immobili per la realizzazione delle opere murali permanenti. E proprio partendo dal desiderio di regalare bellezza alla città, dal 2014 l’arte del MAU ha valicato i confini della zona in cui è nato ed è arrivata con oltre 60 opere in altre zone della città e della prima cintura di Torino come Falchera, Mirafiori Sud, Vallette, Borgo Vittoria, Vanchiglia, Piazza Emanuele Filiberto, Beinasco, Rivalta, Nichelino. In tutti questi anni, grazie al prezioso contributo di Angelo Barile, Enzo Bersezio , Alberto Garino, Barbara Bordon, Alessandro Di Mauro e Roberto Mastroianni,  sono state tante le opere murali realizzate, così come le collaborazioni avviate con diversi enti e varie istituzioni della città di Torino; a titolo d’esempio ricordiamo l’Associazione Commercianti ed Artigiani di via Luini, il Museo Diffuso della Resistenza, l’Accademia Albertina, Avvalorando, le Case di Quartiere di Torino e, non meno importanti, diverse scuole con cui si sono realizzati laboratori didattici. Sin dai primi anni il MAU lavora in collaborazione con Oikos. Colore e materia per l’architettura, che fornisce vernici ecosostenibili per la realizzazione delle opere, con un occhio di riguardo anche all’ambiente. www.museoarteurbana.it    

ANCHE NEL 2025 TRE CONI GAMBERO ROSSO PER IL MAESTRO GELATIERE ALBERTO MARCHETTI

  Confermati, anche per il 2025, i Tre Coni Gambero Rosso ad Alberto Marchetti. La massima onorificenza della Guida Gelaterie d’Italia targata Gambero Rosso, ottenuta per 9 anni consecutivi dal Maestro Gelatiere torinese, ha premiato anche quest’anno il lavoro di Alberto Marchetti, imprenditore sempre attento alla materia prima con cui realizza i suoi prodotti. La premiazione è avvenuta nella giornata del 20 gennaio 2025, nel corso della fiera SIGEP di Rimini, accreditata a livello mondiale tra i più importanti eventi nel settore della pasticceria, gelateria, panificazione, caffè e cioccolato.   Alberto Marchetti dichiara: “Ricevere i Tre Coni Gambero Rosso mi emoziona ogni anno come il primo. Il mio ringraziamento va alla mia famiglia, da sempre un punto di riferimento, ma anche a tutto il mio staff senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile. I miei più sentiti complimenti a tutti i gelatieri premiati”.   Pioggia di Coni nel torinese. Insieme ad Alberto Marchetti premiati anche: Marco Serra Gelatiere Carignano, Mara dei Boschi Torino, Nivà Torino, Ottimo! Buono non basta Torino, Gelati d’Antan Torino, La Tosca Torino, Aria Torino.   www.albertomarchetti.it  

APRE A TORINO SPIRITO REALE LIQUORIFICIO

Nella storica e suggestiva cornice anni Trenta di Galleria San Federico a Torino apre in questi giorni il Liquorificio Spirito Reale, un negozio esclusivamente dedicato alla degustazione e vendita di spirits del brand. Due vetrine affacciate sulla storica galleria attirano l’attenzione dei passanti ed invitano a varcare l’imponete portone di ferro battuto per scoprire il mondo di Spirito Reale. 51 referenze, suddivise in 6 famiglie: amari, liquori, gin, vodka, bitter e Vermouth di Torino. All’interno gli appassionati di spirits vengono accompagnati in un viaggio sensoriale che parte dalle distillerie del gruppo, a Moriondo Torinese, dove vengono studiati, concepiti e realizzati tutti i prodotti del brand e conduce in Galleria San Federico dove campeggia la scritta “Liquorificio” proprio a sottolineare il forte legame con il luogo in cui nasce l’offerta di Spirito Reale. L’ampio assortimento – dedicato non solo ai professionisti ma a tutti gli amanti degli spirits - è stato realizzato anche grazie alla consulenza di Fulvio Piccinino, esperto del settore, che ha supervisionato il team di lavoro con preziosi contributi storici e di gusto.   Gli ingredienti di alta qualità scelti da fornitori locali, la cura e l’attenzione del laboratorio analisi interno ed il controllo puntuale e curato del processo produttivo costituiscono le solide basi su cui poggia la visione innovativa del brand e garantiscono prodotti premium quality ispirati alla tradizione liquoristica torinese ed italiana. “Ad ognuno il suo gusto, tutti con lo stesso Spirito”: la possibilità di degustare e la gioia di scegliere in base al proprio gusto. Questa è l’essenza del brand e l’assoluta novità del format del Liquorificio. Il brand sabaudo dal mood pop ha una forte identità visiva: un'unica bottiglia dal design riconoscibile che si differenzia in base al colore per identificare le singole referenze, tutte proposte in tre formati: 100 ml, 200 ml, 500ml. Diretto, autentico, cool e divertente Spirito Reale si propone come un brand per tutti, sempre al passo con i tempi, dove ognuno trova qualcosa di suo gusto in una community unita dallo stesso spirito. Il Liquorificio Spirito Reale è un angolo tranquillo dove poter degustare, scoprire e riscoprire le fragranze e i profumi di amari, liquori, vermouth gin e vodka. Cannella, pompelmo rosa, caffè, menta, spezie, lampone, pesca, millefiori, agrumi, violetta, liquirizia, amarena, camomilla… passando ovviamente per i grandi classici italiani e internazionali, dal limoncello alla genziana, dal London Dry gin al Fernet. Nello spazio di Galleria San Federico, a partire dal mese di febbraio, Spirito Reale organizzerà serate dedicate guidate da esperti del settore, occasione per conoscere le referenze della gamma o assaggiare i cocktail realizzati dal brand ambassador Eric Maccario, bartender del Buddha Bar di Montecarlo che, grazie alla sua freschezza, eleganza e creatività, ha interpretato lo spirito del brand con cocktail originali o rivisitazioni di quelli tradizionali in chiave innovativa. Spirito Reale è anche un posto dove vivere l’arte. Una delle vetrine di Galleria San Federico sarà sempre dedicata ad un artista. Attualmente ospita un’opera del torinese Max Petrone che ha rappresentato in chiave pittorica i valori del brand grazie all’uso di colori energici, pennellate forti e di impatto per esprimere fantasia, colore ed energia.   www.spiritoreale.it   Liquorificio Spirito Reale Galleria San Federico 19, Torino Tel 011.19780044; Cell 375.9196280

PIETRE D’INCIAMPO 2025. A TORINO SEI NUOVE POSE PER RICORDARE LE VITTIME DEL NAZIFASCISMO

Giovedì 23 gennaio 2025 Ore 09,00 - Corso Vercelli 191 posa della pietra MAURO FINIGUERRA Ore 09,40 - Corso Giulio Cesare 46 posa della pietra CESARINA LEVI Ore 10,10 - Via Porta Palatina 17 posa della pietra GIOVANNI ABATI Ore 10,45 - Via Bellezia 15 posa della pietra CESARE LEVI Ore 11,30 - Via Verdi 10 posa della pietra LUGI OTTINO Ore 12,20 - Corso Galileo Ferraris 134 posa della pietra ARTURO LEVI e cerimonia pubblica alla presenza delle Istituzioni e degli enti promotori.   Salgono a 159 le Pietre d’Inciampo presenti a Torino dopo la posa, nella giornata di giovedì 23 gennaio 2025, di sei nuove pietre dedicate ad altrettante vittime della persecuzione fascista e nazista. Un appuntamento importante, che si inserisce nell’insieme delle iniziative pensate per celebrare il Giorno della Memoria. A organizzarlo è il Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino con la Comunità Ebraica di Torino e l’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned) sezione Torino e con il contribuito del Polo del ‘900 e la collaborazione della Città di Torino. Il Museo è affiancato da un Comitato Scientifico composto dai rappresentanti dell’Aned di Torino, della Comunità Ebraica, dell’Istituto Piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, e dell’Unione Culturale Franco Antonicelli - Per l’undicesimo anno arrivano infatti a Torino le Pietre d’Inciampo (Stolpersteine) di Gunter Demnig, le piccole targhe in ottone incastonate su cubetti di cemento ideate dall’artista tedesco con l’obiettivo di ricordare, una per una, le singole vittime della persecuzione. Ogni pietra riporta la scritta “Qui abitava…” seguita dal nome e cognome, dalla data e dal luogo di nascita e di morte/scomparsa della vittima, e viene incastonata nel suolo, di fronte alla sua ultima abitazione scelta liberamente. La posa delle pietre prende il via giovedì 23 gennaio alle ore 9 in corso Vercelli 191 con l’installazione della pietra dedicata a Mauro Finiguerra. Si continua alle ore 9,40 in corso Giulio Cesare 46 con quella che ricorda Cesarina Levi e, alle ore 10,10, in Via Porta Palatina 17 con quella intitolata a Giovanni Abati. Alle ore 10,45 l’appuntamento è in Via Bellezia 15 con quella di Cesare Levi, si continua in Via Verdi 10 alle ore 11,30 con la posa della pietra di Luigi Ottino e si conclude con una cerimonia pubblica alla presenza delle Istituzioni e degli Enti promotori, alle ore 12,20, in Corso Galileo Ferraris 134 con la posa della pietra dedicata a Arturo Levi. A fianco dell’iniziativa si muove, anche quest’anno, un percorso didattico che coinvolge attivamente dieci istituti scolastici torinesi di ogni ordine e grado, realizzato dal Museo in collaborazione con l’ISTORETO e l’ANCR (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza). Gli studenti di ciascun istituto lavorano su uno dei dedicatari delle Pietre d’Inciampo 2025, in un percorso di ricerca storica che si concluderà con un progetto finale (video, spettacolo, testo…) prevista nel mese di marzo 2025, con la realizzazione di eventi pubblici. Gli istituiti scolastici torinesi coinvolti sono: IC A. Cairoli primaria, Primaria A. Gambaro, Primaria DD C. Collodi, IC Gabelli secondaria, IC Padre Gemelli SM Pola, SM Vivaldi, IC Ezio Bosso, ITCS G. Sommeiller, Scuola internazionale Altiero Spinelli e il Liceo Classico Vittorio Alfieri. Anche per questa edizione il percorso didattico ha il sostegno del Polo del ’900 come progetto integrato di didattica. Nel corso degli anni, i cittadini hanno dato prova di crescente interesse per un’iniziativa di alto valore storico e morale che si avvale di un processo partecipativo e costituisce una vera e propria azione di public history: le attività educative e di coinvolgimento della cittadinanza sono volte a favorire la conoscenza del territorio urbano e accrescere la consapevolezza su eventi storici significanti tramite processi di produzione di saperi “dal basso” in un quadro di provato rigore storico. Il Museo cura il dialogo con le persone che richiedono l’installazione di pietre o manifestano interesse per il progetto e le sue finalità. Negli anni si sono rivolte al Museo realtà di altre città, piemontesi e non solo, per ottenere indicazioni e suggerimenti su come far installare le pietre d'inciampo nel proprio territorio: un’attenzione che conferma come il progetto Pietre d’inciampo Torino sia ormai considerato un modello di riferimento e di sostegno per la diffusione delle pietre d’inciampo in Italia. Sono consultabili alla pagina www.museodiffusotorino.it/pietredInciampo la geolocalizzazione delle pietre sul territorio cittadino e le biografie delle vittime a cui sono dedicate.   Per richiedere una pietra o per ricevere maggiori informazioni sul progetto: Telefono: 011 01120783 E-mail: pietredinciampo@museodiffusotorino.it

DRYARN® HM. LA SCIENZA DEI MATERIALI APPLICATA ALLA MICROFIBRA PIU’ LEGGERA AL MONDO PER PERFORMANCE ECCEZIONALI ANCHE IN CLIMI PARTICOLARMENTE CALDI

Aquafil lancia Dryarn® HM, un trattamento pensato per il second layer che consente al filo di mantenere le sue eccezionali caratteristiche di comfort, termoregolazione e traspirabilità anche nei colori scuri.   I capi di color scuro hanno sempre avuto una capacità riflettente molto bassa poiché assorbono l'energia trasportata dalla luce, si scaldano maggiormente e, durante l’esposizione al sole, raggiungono temperature superiori rispetto a quelli chiari.  Per chi indossa un capo di colore scuro questo si traduce in un innalzamento della temperatura corporea con conseguente percezione di calore.   La R&S di Aquafil ha studiato un trattamento di Heat Management (HM) che, applicato in fase di estrusione del filato, permette a Dryarn® di avere per i colori scuri le stesse performance di gestione del calore dei colori chiari. L’abbigliamento è la prima linea di difesa contro il sole e il calore; grazie alla maggiore riflettenza solare e al minor assorbimento del calore Dryarn® HM permette di minimizzare il sovrariscaldamento tipico dei colori scuri, raggiungendo una temperatura massima, quando esposti al sole, molto vicina a quella del tessuto bianco e riducendo del 45% l'assorbimento di calore rispetto allo stesso colore di Dryarn®. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’abbigliamento - che sempre più privilegia comfort ed easy care – e si aprono nuove frontiere nell'applicazione di Dryarn® ai capi second layer. È proprio il secondo strato, infatti, quello più soggetto a riscaldamento e l'utilizzo di Dryarn® HM consente di mantenere inalterate tutte le performance di Dryarn® e al tempo stesso di  offrire maggiore libertà nella scelta dei colori anche per le stagioni più calde. Da sempre apprezzato dai brand come ingrediente di eccellenza per il baselayer tecnico, in grado di accompagnare le performance degli sportivi, oggi Dryarn® HM si candida a diventare l’alleato perfetto per la realizzazione di qualsiasi collezione second layer che voglia unire praticità, comfort e traspirabilità, in qualsiasi colore.   La prima occasione per scoprire Dryarn® HM è Prowinter, in programma a Bolzano dal 13 al 15 gennaio, dove verrà presentata la prima polo in Dryarn® Heat Management, realizzata da WZ International in tecnologia seamless. Sfruttando le caratteristiche tipiche di questa tecnologia e la grande esperienza di innovazione e ricerca, WZ ha sviluppato una polo in Dryarn® HM priva di elastomero e dunque 100% Dryarn®.  La lavorazione consente diverse finezze per creare collezioni di pesi diverse, con una mano estremamente morbida e setosa, garantendo al tempo stesso tutte le performance di Dryarn® in termini di traspirabilità e trasporto dell’umidità all’esterno. La lavorazione seamless per polo è stata studiata da WZ per offrire una vestibilità più confortevole rispetto all’aderenza tipica dell’underwear, il busto senza cuciture permette una migliore vestibilità, offrendo una straordinaria efficienza di scambio termico. La polo in Dryarn® HM è quindi molto resistente e dura nel tempo. Dryarn® infatti resiste all’abrasione e non subisce fenomeni di pilling causati dallo sfregamento. Può essere sottoposto a lunghe esposizioni di luce e calore senza subire sensibili alterazioni. È Easy Care, vanta una lunga solidità di colore, resistenza ai lavaggi frequenti, non assorbe acqua, si asciuga molto velocemente e non si stira.   www.dryarn.com    

OSPEDALE KOELLIKER PRESENTA “I GIOVEDÌ DELLA PREVENZIONE”

Un incontro al mese per tutto il 2025 con gli specialisti dell’ospedale per fare prevenzione sulle più comuni patologie di adulti e bambini   16 e 30 gennaio i primi due appuntamenti   Circolo della Stampa Sporting | Corso Giovanni Agnelli 45 Torino Un incontro al mese, per tutto l’anno, per essere vicini ai cittadini, informare e contribuire a diffondere una cultura sanitaria della prevenzione. L’ospedale Koelliker di Torino ha dato vita a “I giovedì della prevenzione”: un calendario di appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, per accendere un riflettore e fare chiarezza sulle più comuni patologie che possono colpire adulti e bambini. Dal mal di schiena all’obesità, dai disturbi della tiroide alle patologie legate al fumo… e poi ancora Alzheimer, psoriasi, diabete, febbre nei bambini, prevenzione delle malattie ginecologiche e del cavo orale. Quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare? Quando è opportuno rivolgersi al medico? A chi e quando sono consigliati controlli periodici? La direzione dell’ospedale e i suoi professionisti sanno bene che la prevenzione e la diagnosi precoce, unitamente ad un corretto stile di vita, sono fondamentali per il successo nella lotta contro patologie anche molto importanti. Gli incontri divulgativi del giovedì si svolgeranno alle ore 18 presso il Circolo della Stampa Sporting di Torino e saranno condotti dagli specialisti dell’ospedale che, dopo la prima parte informativa sulla patologia, saranno a disposizione del pubblico per rispondere a dubbi e domande.   Si inizia giovedì 16 gennaio con l’appuntamento dedicato all’Odontoiatria, degli adulti e in età pediatrica. Spesso si sottovaluta l’importanza delle visite di controllo che accertino lo stato di salute della bocca. La prevenzione delle malattie del cavo orale, non solo dei denti ma anche di gengive, guance e lingua, è invece la prima forma di tutela del sorriso e permette di evitare possibili interventi invasivi e costosi a carico della bocca. Koelliker vanta un centro specializzato in Odontoiatria, Odontostomatologia e Ortodonzia e mette a disposizione i suoi specialisti per questa importante occasione di divulgazione scientifica sul tema della prevenzione delle patologie del cavo orale. Per info e prenotazioni è possibile visitare il sito web dell’ospedale www.osp-koelliker.it oppure scrivere all’indirizzo mail: eventi@osp-koelliker.it   Il 30 gennaio si parla invece di Microbiota, ovvero l’insieme dei batteri che abitano il nostro corpo. Alcuni sono responsabili di malattie, altri sono garanzia di benessere. La loro presenza è in grado di spiegare e curare molte tra le patologie più comuni che ci affliggono come, ad esempio, il diabete, le malattie infiammatorie intestinali, la depressione e l’obesità. A condurre l’incontro sarà la dottoressa Ilaria Cavecchia infettivologa del Centro di Microbiomica clinica dell’Ospedale. Per info e prenotazioni è possibile visitare il sito web dell’ospedale www.osp-koelliker.it oppure scrivere all’indirizzo mail: eventi@osp-koelliker.it   IL CALENDARIO COMPLETO DEGLI APPUNTAMENTI: • 16 gennaio: Odontoiatria negli adulti e in età pediatrica • 30 gennaio: Il Microbiota • 20 febbraio: Febbre e dolori nei bambini • 20 marzo: Ginecologia • 17 aprile: Diabete o Tiroide • 21 maggio: Fumo e patologie correlate • 19 giugno: Mal di schiena e scoliosi • 17 luglio: Obesità • 18 settembre: Alzheimer • 16 ottobre: Psoriasi • 6 novembre: Odontoiatria negli adulti e in età pediatrica • 18 dicembre: Terapia del dolore e cure palliative

COMBATTERE. VERSO LA LIBERAZIONE. AL POLO DEL '900 LA NUOVA MOSTRA DEDICATA ALLA RESISTENZA

Perché e come nacque la Resistenza in Italia all’indomani dell’8 settembre 1943? Chi erano i partigiani saliti in montagna o attivi nelle città nei venti mesi di una lotta condotta con o senza le armi sino alla Liberazione del 25 aprile? Dove e come operarono le formazioni coordinate dal CLN, il Comitato di Liberazione nazionale? Con che mezzi e soprattutto a quale scopo? Sono queste le domande a cui intende dar risposta COMBATTERE. Verso la Liberazione, la nuova mostra allestita presso il Polo del ‘900 in occasione dell’80° della Liberazione, dedicata alla Resistenza contro l’occupazione tedesca e il fascismo. Una mostra che si inserisce perfettamente nel percorso permanente del Museo Diffuso della Resistenza e che attraverso immagini, documenti e oggetti tratti dagli archivi degli enti del Polo del ‘900, con particolare attenzione al Piemonte, offre un approfondimento su quelli che furono gli anni della Resistenza. Attraverso un percorso che inizia nel cortile del Palazzo di san Celso e si conclude nella galleria delle immagini al secondo piano dell’edificio, Combattere. Verso la Liberazione" si propone di mettere in risalto la molteplicità delle anime coinvolte dal punto di vista politico e culturale, con attenzione al ruolo di civili e militari, e alle differenze di genere, sociali, generazionali in lotta contro l’occupazione nazista e il fascismo fondata sui principi e sugli ideali che sono alla  base della Costituzione repubblicana, una lotta di liberazione cui dobbiamo gli ottanta anni di pace, democrazia e libertà del Paese in cui viviamo. La mostra Combattere. Verso la liberazione si inserisce nel ciclo triennale di iniziative promosse dagli enti partecipanti del Polo del ‘900, con il coordinamento scientifico dell’Istituto storico della Resistenza del Piemonte, per ricordare l’ottantesimo anniversario della Resistenza. A ogni anno è assegnata una parola chiave: “Disobbedire”, "Combattere" e “Sognare” La mostra è visitabile dal 20 dicembre 2024 sino all’11 maggio 2025 dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.30) con ingresso gratuito da corso Valdocco 4a. La visita della mostra può essere integrata con quella del percorso permanente del Museo diffuso della Resistenza, con ingresso a pagamento di 5 euro a persona, 3 euro il biglietto ridotto.   La mostra è un progetto del Polo del ‘900. È stata realizzata con il contributo della Città di Torino ed è frutto della collaborazione di: Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti", Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Fondazione di studi storici Gaetano Salvemini, Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, con la collaborazione di ANED - Sezione di Torino.   https://polodel900.it/esposizioni/combattere-verso-la-liberazione/

L’ALBERO DI NATALE PIÙ ALTO D’ITALIA (E D’EUROPA) SI ILLUMINA A TORINO OUTLET VILLAGE.

Che sia pino o abete, vero o artificiale, decorato, innevato, illuminato, l’albero è il simbolo del Natale per eccellenza. Difficile resistere al suo fascino e alla sua magia. Il più famoso del mondo è senza dubbio quello del Rockfeller Center di New York; il più grande è realizzato ogni anno a Gubbio, sulle pendici del monte Igino. E poi ci sono l’albero più antico del mondo che si trova in terra britannica, più precisamente a Chippenham, nel Wiltshire, l’albero di Lego realizzato con 245.000 mattoncini a Legoland in California, l’albero di vetro di Murano. Ma l’albero più alto d’Europa, con i suoi 88 metri di altezza, è quello di Torino Outlet Village di Settimo Torinese, seguito da quello di Lisbona, alto “solo” 75 metri. Dal 16 novembre fino all’Epifania chiunque arrivi a Torino, chiunque guardi la città dalla collina o la sorvoli in aereo non potrà non notare un enorme albero luminoso di 85 metri. Talmente grande da essere visibile anche dalla Stazione Spaziale Internazionale! La stele dell’architetto Claudio Silvestrin, vero e proprio simbolo di Torino Outlet Village, si trasforma in un enorme abete che scintilla in un gioco di luci davvero unico. E ogni giorno, al tramonto, lo spettacolo si rinnova, incantando grandi e piccini.
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