COMUNICATO STAMPA

GIOVEDÌSCIENZA: PRATICHE AGRICOLE SOSTENIBILI SOLO A CASA PROPRIA O SU SCALA GLOBALE?

Giovedì 14 gennaio 2021 ore 17.45

Su www.giovediscienza.it

con Angelo Frascarelli, dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia

Michele Morgante, dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Udine

Riccardo Valentini, dipartimento di Scienze dell’Ambiente Forestale e delle sue Risorse Università della Tuscia

 

Dopo la pausa natalizia tornano gli appuntamenti di GiovedìScienza. Il 14 gennaio in diretta streaming su www.giovediscienza.it si parlerà di pratiche agricole sostenibili e Green Deal, perché un cibo sano, sostenibile, sociale ed equo è alla base della salute dell’essere umano e preserva l’intero Pianeta.

Il Green Deal cerca di evolvere il concetto di intensificazione sostenibile, ormai maturo da 10 anni, e puntare all’agricoltura smart, che significa innovazione, sostenibilità, resilienza. Ma molte accuse sono piovute sul Green Deal europeo e, ancor di più, sulla comunicazione della Commissione europea del 20 maggio 2020 “A Farm to Fork Strategy”. L’agricoltura è fortemente coinvolta con obiettivi molto ambiziosi e impattanti per gli agricoltori, da realizzare entro il 2030: riduzione del 50% dell'uso di pesticidi chimici; riduzione almeno del 20% dell'uso di fertilizzanti; riduzione del 50% degli antibiotici per gli animali da allevamento; almeno il 25% della superficie agricola all’agricoltura biologica, oltre alla già richiesta riduzione delle emissioni di gas serra.

Due domande sorgono spontanee: una è se i target individuati con criteri numerici rigidi sono quelli che effettivamente garantiscono la maggiore sostenibilità in termini ambientali delle produzioni agroalimentari quando misurate per unità di prodotto e, al tempo stesso, consentono anche una sostenibilità economica sufficiente. L’altra, ripresa anche dalla letteratura scientifica internazionale, è se il Green Deal europeo rischi di migliorare le condizioni ambientali solo in Europa, al costo di esportare in altri continenti i danni ambientali, sociali e sanitari. Questi temi delicati e controversi saranno affrontati da scienziati di estrazione disciplinare diversa, per cercare di capire come stanno realmente le cose.

I RELATORI:

Michele Morgante, professore ordinario di genetica all’Università di Udine e direttore Scientifico dell’Istituto di Genomica Applicata. È stato Presidente della Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA) ed è membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei oltre che di numerose altre Accademie scientifiche. Nel 2005 ha ricevuto la Medaglia per le Scienze Fisiche e Naturali dell’Accademia Nazionale delle Scienze. Nel 2011 è risultato vincitore di un prestigioso finanziamento dello European Research Council per l’analisi dei pan genomi delle piante.

Angelo Frascarelli, professore associato all’Università di Perugia. È direttore del Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale (Ce.S.A.R.), componente del Comitato Scientifico del CREA (Centro per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria) e del Comitato Scientifico di Edagricole. Componente della Segreteria Tecnica del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali dal 2001 al 2008, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Banco Alimentare Onlus di Milano dal 2006 al 2011. Svolge attività di ricerca sulla politica agricola comune; economia dei mercati agricoli; analisi economica dell’agricoltura di precisione e multifunzionalità dell’agricoltura e sviluppo rurale. È autore di numerose pubblicazioni e ha curato il coordinamento di numerosi progetti.

Riccardo Valentini, professore ordinario all’Università degli Studi della Tuscia e dal 2002 direttore del dipartimento di Scienze dell’Ambiente Forestale e delle sue Risorse, ha svolto attività di ricerca presso il Department of Plant Biology, the Carnegie Institution of Washington e il Joint Research Center della Commissione Europea. L’attività riguarda principalmente il settore dell’ecologia, dei sistemi agro-forestali e delle problematiche connesse con le convenzioni internazionali per la protezione dell’ambiente globale. Ha ricevuto Laurea Honoris Causa dalla Faculté Universitaire des Sciences Agronomiques de Gembloux, Belgium; Russian State Agricultural University – Timiryazev Academy e dalla Financial University di Mosca, Russia, e dalla Georgian Technical University, Tblisi, Georgia. Nel 2006 ha ricevuto lo Zayed International Prize for the Environment come membro del Millennium Ecosystem Assessment Board, nel 2015 il premio “Ernst Haeckel”  della Federation of European Ecological Societies, nel 2018 la medaglia della Accademia Italiana delle Scienze (dei XL) per la Fisica e le Scienze Naturali. Insieme ad altri scienziati dell’IPCC, nel 2007 è stato insignito del Premio Nobel per la Pace.

 

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